UPDATE DEL 4/11/2020: con il nuovo Dpcm, annunciato il 4 novembre, i cinema rimarranno chiusi fino al 3 dicembre.
Con il nuovo Dpcm del governo cinema e teatri, che tanto avevano faticato per poter tornare ad accogliere il pubblico in totale sicurezza, sono stati nuovamente obbligati a chiudere le porte a partire da oggi, lunedì 26 ottobre, fino al 24 novembre.
Inutile dire che la cosa non è stata accolta nel migliore dei modi. Si tratta di un colpo fortissimo, si spera non fatale, per un’industria che sta faticando per rimanere a galla.
Soprattutto il cinema italiano, nell’ultimo periodo, si era mosso per sostenere l’esperienza cinematografica.
Proprio per questo le associazioni di settore si sono fatte sentire, rilasciando dei comunicati e attaccando duramente la scelta. Come dichiarato da AGIS, l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo:
Come evidenziato dai dati di una ricerca da noi effettuata e trasmessa alle Istituzioni ed agli organi di informazione, i luoghi di spettacolo si sono rivelati tra i più sicuri spazi di aggregazione sociale. Riteniamo, pertanto, che la misura prevista sia ingiustamente penalizzante rispetto al nostro settore.
Una cosa sottolineata anche in una lettera aperta firmata da moltissimi nomi illustri del panorama cinematografico italiano, come Gianni Amelio, Pupi Avati, Nanni Moretti e Paolo Virzì.
La scelta di una nuova chiusura delle sale cinematografiche appare ai nostri occhi, non solo di operatori del settore, ma di spettatori e cittadini, ingiustificata. In un momento in cui si sta lavorando per una faticosa ripresa, costringere i cinema ad interrompere nuovamente l’attività rischia seriamente di compromettere il futuro di un intero settore. Chiediamo un confronto aperto a tutte le categorie per trovare le modalità più idonee per salvaguardare la vita culturale di noi cittadini e un settore altrimenti prossimo all’estinzione.
Una protesta proseguita sui social.
All’interno di un tale scenario, il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini ha deciso di intervenire, pubblicando sui social un video in cui cerca di chiarire i motivi che hanno spinto a questa dolorosa decisione.
Franceschini ha sottolineando che non si sta percependo la gravità della situazione, che la curva dei positivi è impressionante, a ha promesso che questa chiusura sarà breve.
La chiusura di cinema e teatri per contenere l’epidemia #covid19. La mia risposta agli appelli e alle proteste di queste ore.
Pubblicato da Dario Franceschini su Lunedì 26 ottobre 2020