Il secondo “capitolo” delle avventure di Borat, il personaggio satirico e spudorato di Sacha Baron Cohen, è approdato su Amazing Prime Video; come ci si aspettava, sono stati molti i personaggi in vista messi alla berlina, chi più esplicitamente e chi meno, dalla provocatoria pellicola. Di seguito, ecco tutte le “vittime” di Borat, alcune delle quali sono già dovute correre ai ripari per evitare inaspettati scandali!
Pur non apparendo nel film di Sacha Baron Cohen, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è da considerare quasi come un coprotagonista di Borat, che lo nomina continuamente e finisce anche per spacciarsi per lui.
Donald e Melania Trump appaiono anche in un segmento animato della pellicola, che racconta la favola di una ragazza slovena, Melania appunto, che riesce a coronare il sogno di sposare un uomo ricco.
Anche il vice Presidente degli Stati Uniti non è esente dalla satira di Borat. Mike Pence appare nel film suo malgrado, mentre sta tenendo una conferenza politica: fra gli astanti c’è anche Borat, come appena accennato, nelle vesti di Donald Trump. Borat ha davvero interrotto la conferenza cui ha partecipato Mike Pence che si è tenuta qualche mese fa nel Maryland (la notizia passò anche nei telegiornali), ma fino ad ora nessuno sapeva che quell’uomo truccato da Trump e che storpiava il nome del vice Presidente in “Mike Penis” era Sacha Baron Cohen impegnato nel girare il suo film.
Una delle scene più controverse del film coinvolge suo malgrado l’ex sindaco di New York Rudolph “Rudy” Giuliani, oggi Consigliere per la sicurezza informatica della Casa Bianca. Tutar, la figlia di Borat, si apparta con Giuliani per una “intervista privata” che il Consigliere sembra apprezzare di buon grado, finché Sacha Baron Cohen irrompe nella stanza d’albergo dove i due si erano appartati lasciandoci nel dubbio: cosa sarebbe successo se l’attore fosse entrato anche solo un paio di minuti più tardi? Giuliani stava davvero “aggiustandosi i pantaloni” come affermano i suoi avvocati?
Kevin Spacey, attore ormai in disgrazia dopo le scioccanti vicende degli scorsi anni, viene nominato da Borat proprio a causa delle varie accuse di molestie sessuali mosse nei suoi confronti.
Tom Hanks appare in un cameo (volontario stavolta) nel film, in una sequenza di pochissimi secondi: in essa, Borat riflette sul fatto che potrebbe essere stato proprio lui a contagiare l’attore con il virus Covid-19 (come sappiamo, Tom Hanks è stata una delle primissime celebrità a dichiarare di aver contratto il virus).
Bill e Hillary Clinton non compaiono nel film, ma vengono citati in veste di cospiratori che avrebbero tentato di distruggere l’America e che, non contenti, sono soliti bere sangue di bambino.
Macy Chanel è una influencer che negli ultimi anni si è fatta notare su Instagram grazie alle sue foto provocanti. La scena in cui compare nel film la mostra mentre passa dei momenti di estremo disagio insieme a Tutar, la figlia di Borat, ma in realtà Macy ha dichiarato proprio in questi giorni di aver recitato nel film con un copione.
Anche il protagonista del reality che prende il suo nome, Duane Chapman alias Dog the Bounty Hunter, è finito nel mirino di Sacha Baron Cohen. Nel film, Borat possiede una sua foto: secondo lui, sua figlia Tutar dovrebbe ispirarsi a lui per la propria capigliatura.
Il Primo Ministro Canadese è stato recentemente protagonista di una controversia in relazione alla “blackface”(all’età di 21 anni, fu ritratto in alcuni foto e video con il viso dipinto di nero durante una festa in maschera). L’episodio viene ricordato da Borat nei primissimi minuti del film.
In una sequenza del film, Borat indossa una divisa del Ku Klux Klan sostenendo di essere Stephen Miller. Il politico in questione è un Consigliere superiore del Presidente degli Stati Uniti le cui idee retrograde riguardo l’immigrazione lo hanno reso tristemente famoso.
Nel film, il figlio di Borat decide di cambiare nome e di adottare quello di Jeffrey Epstein: costui è un noto imprenditore e criminale statunitense arrestato per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni.
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