Dopo aver trattato della disfatta del Fyre Festival, Netflix racconterà un evento simile, il festival Woodstock ’99, in una docuserie. Il progetto sarà sviluppato da Raw, la compagnia che per Netflix ha anche realizzato Giù le mani dai gatti e Fear City: New York contro la mafia, e da BBH Entertainment, che ha prodotto Depeche Mode: Spirits in the Forest.
La docuserie racconterà la vera storia di come “tre giorni di pace, amore e musica” si siano trasformati invece in un incubo di caldo eccessivo, bagni straripanti, violenza e molestie sessuali. Ma il peggio venne durante l’ultimo giorno del festival, il quarto, quando le candele che avrebbero dovuto essere utilizzate per una veglia durante il set dei Red Hot Chili Peppers vennero invece usate per accendere dei falò. Diverse sezioni della staccionata di legno, costruita per tenere fuori i non paganti, vennero utilizzate come combustibile. Il caos eruppe molto presto e ci furono furti, saccheggi e atti di vandalismo. Il festival si chiuse con decine di arresti e migliaia di feriti.
Woodstock ’99 fu organizzato per festeggiare il trentennale del leggendario festival di Woodstock. Il festival si tenne a Rome, nello stato di New York, e attirò 400 mila spettatori. La line-up includeva Jamiroquai, James Brown, Limp Bizkit, Rage Against the Machine e Kid Rock, e lo spettacolo fu seguito da MTV. Purtroppo le cose non andarono come previsto, e questa docuserie ci mostrerà cosa sia andato storto.
Fonte: Deadline