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Un Natale su Marte: Massimo Boldi rivela qualche nuovo dettaglio

Pubblicato il 14 settembre 2020 di Marco Triolo

Massimo Boldi, ospite del Festival della Commedia Italiana di Formia, ha rivelato qualche nuovo dettaglio su Un Natale su Marte, il cinepanettone di Neri Parenti che lo vedrà riunirsi col vecchio compagno d’avventure Christian De Sica. L’attore ha parlato del fatto che nel film, ambientato nel 2050, sarà il figlio del personaggio di De Sica… ma senza trucchi.

Ecco che cosa ha dichiarato:

Sarò il figlio di Christian De Sica, ma non sarò sottoposto ad alcun trucco in grado di ringiovanirmi. Sarò io, ma anagraficamente sarò molto più giovane. Ovviamente non posso spiegare come questo possa essere possibile, lo si capirà soltanto guardando il film.

Il film sarà ambientato su Marte, ovviamente, ma ecco lo scenario in cui si svolgerà:

Sarà come un fantasy: il film è ambientato su Marte, anno 2050, perché la Terra non era più in grado di contenere la popolazione e quindi ci si sposta sul pianeta rosso.

E ha aggiunto:

Sul set ci sarà anche Milena Vukotic. Sarà una vedova allegra e cercherà di consolarmi perché pensa, erroneamente, che siamo coetanei. È stato strano girare questo film in questo difficile periodo storico. Abbiamo dovuto fare tamponi ogni cinque giorni per poter essere un po’ tranquilli.

Le controversie sul Covid

Boldi ha inoltre parlato dei suoi controversi post sul Covid-19, che hanno attirato molte critiche e accuse di negazionismo:

Mi hanno dato del negazionista, ma non è vero. Ho scritto quel post perché per il 30° compleanno di mia figlia hanno preparato un video che comprendeva vari ricordi, alcuni anche con mia moglie. Mi è venuta un po’ di malinconia, e mi sono chiesto se fosse possibile lasciare ai giovani un mondo come quello attuale.

Ma poi rincara la dose:

Mi reputo critico su tali argomenti perché mi chiedo cosa succeda in caso di positività asintomatica. Perché in realtà non è morto nessuno. Vorrei davvero riuscire a capire questo passaggio. La cosa curiosa e strana è che non si tratta di una situazione soltanto italiana. Si potrebbe pensare anche a un pasticcio internazionale, governativo. Forse questa è la nostra “terza guerra mondiale” e non ce ne siamo ancora resi conto.

Un mese fa, le riprese di Un Natale su Marte sono state bloccate per due casi di Covid nella società che si occupa del catering del film. Attualmente non ci sono novità sullo stato della lavorazione.

Fonte: Ansa