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Ron Howard per il biopic del pianista Lang Lang, Lulu Wang protesta

Pubblicato il 24 settembre 2020 di Marlen Vazzoler

Il prossimo film diretto da Ron Howard sarà un film biografico, ancora senza titolo, che racconterà la vita del pianista cinese Lang Lang rinomato in tutto il mondo. La pellicola sarà basata sul libro biografico Journey of a Thousand Miles scritto da Lang e David Ritz. Michele Mulroney e Kieran Mulroney adatteranno l’opera per il grande schermo.

Il libro racconta la storia del pianista, dalla sua infanzia nella città provinciale di Shenyang nel nord della Cina, i grandi sacrifici della sua famiglia per aiutare il figlio, fino al successo arrivando all’apice dell’industria mondiale della musica classica.

Lang ha dichiarato:

“Sogna in grande, lavora sodo e credi sempre in te stesso. Questo film, grazie alla visione di Ron Howard, ispirerà i giovani di tutto il mondo a seguire i loro sogni e a non dimenticare mai che sono uno su un milione”.

La produzione

AGC Studios finanzierà completamente la pellicola. Howard e Brian Grazer dell’Imagine Entertainment produrranno la pellicola con Stuart Ford di AGC Studios.
Lang Lang e Jean-Jacques Cesbron sono i produttori esecutivi assieme a Michele Anthony e David Blackman della Polygram Entertainment.

Grazer e Howard hanno dichiarato in un comunicato congiunto:

“La storia di Lang Lang è fatta di determinazione, passione, sacrificio e del trovare la forza interiore per vincere le avversità. Questo film è un ponte tra due culture che condividono verità universali sulle sfide che affrontiamo nella ricerca della grandezza.”

Howard ha intenzione di iniziare le riprese dopo aver concluso Thirteen Lives, il film drammatico sul salvataggio nella caverna tailandese per la MGM. La pellicola su Lang Lang verrà girata in Cina e negli USA sia in mandarino che in inglese.

La polemica

Lulu Wang, la regista di The Farewell, si è lamentata su Twitter della mancanza di artisti cinesi dietro al progetto:

“Come pianista di formazione classica nata in Cina, credo che sia impossibile raccontare la storia di Lang Lang senza una profonda comprensione della cultura cinese + l’impatto della Rivoluzione Culturale sugli artisti e gli intellettuali + gli effetti dell’imperialismo occidentale. Solo per dire.”

Ha poi continuato:

“Non lo dico perché voglio dirigere questo film. Non voglio. Semplicemente non credo che questi siano gli artisti con cui confrontarsi sulle specificità culturali della Cina nord-orientale da cui provengono Lang Lang (e la mia famiglia). O con l’aspetto culturale della violenza fisica nella sua educazione.”

Ha poi citato come esempio Mulan, molto criticato dal pubblico cinese a causa delle numerose inesattezze culturali inserite nel film:

“Non abbiamo imparato NIENTE da Mulan? Non ho detto niente perché sì la rappresentazione e molte persone che amo sono coinvolte, ma devo farlo. DEVIO. Perché il 2020… e sono fottutamente esausta.”

Fonti Deadline, Lulu Wang