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Lucca Changes e Milan Games Week: nuovi aggiornamenti dall’Ultrapop Festival

Pubblicato il 14 luglio 2020 di Marlen Vazzoler

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Il secondo giorno dell’Ultrapop Festival ha proposto un incontro davvero imperdibile: “Lucca Comics & Games e Milan Games Week: cosa succede alle più importanti fiere di settore?”. Emanuele Vietina e Michele Budelli, moderati da Pierpaolo Greco, hanno fatto il punto della situazione di due dei più importanti eventi di settore, in Italia.

Entrambi hanno sottolineato come in questi tempi, la comunicazione deve essere fatta con cautela. Non possono permettersi di annunciare qualcosa e di ritrattarla dopo qualche settimana. Perderebbero di credibilità. Spiega Budelli:

“Più riusciamo ad essere prudenti e saggi nel veicolare contenuti effettivamente realizzabili, più anche le aziende saranno incentivate ad esporsi al momento giusto… Non c’è nessuno, in particolare uomini d’industria, che oggi si possa permettere il lusso di fare false previsioni o disattendere aspettative anche agli investitori privati che ci sono dietro.

Ecco perché questa eccessiva cautela, questa eccessiva prudenza non ci permette oggi di svelare al 100% anche i grandissimi commitment e le grandissime certezze che ci sono su titoli in uscita, console in uscita, è un anno di grande fermento.”

Con il MGW-X ci troviamo di fronte ad un evento digitale, supportato dalla piattaforma Twitch con una serie di canali verticali, dedicati al Cartoomics, al gaming all’e-sport e all’indie. Con delle tecnologie proprietarie l’esperienza digitale diventerà interattiva, permettendo agli utenti a casa di partecipare a dei meet & greet digitali. Non mancheranno chat private con il proprio opinion leader, talent, cantante di riferimento.

L’idea è di replicare fedelmente tutte quelle cose che si trovano fisicamente nella manifestazione, in maniera digitale e forse anche fisicamente.

Non ci sarà nessun biglietto a pagamento per il MGW-X. Budelli aggiunge che secondo le leggi attualmente in vigore, duemila persone potrebbero partecipare fisicamente all’evento alla Fiera Rho di Milano ma sottolinea che si tratta di un numero che potrebbe cambiare in futuro.

Lucca Crea

Premettiamo che:

“La società Lucca Crea ha per scopo lo svolgimento di servizi strumentali nell’interesse esclusivo del Comune di Lucca, quale socio indiretto tramite la capogruppo Lucca Holding S.p.A., o degli Enti Pubblici che possono esserne soci. Non è ammessa la partecipazione di capitale che non sia totalmente riconducibile a soggetti di natura pubblica”.

Vietina ha spiegato:

Per noi non esiste la possibilità di fare un evento digitale. In primis perché… per me, come la vedo io, questo è un lavoro da editori. Lucca Crea è una società che fa fiere ed eventi, e nel suo piccolo, piccolo [è] un po’ come Fandango. È una società che peraltro non ha alcun tipo di finanziamento di tipo pubblico e addirittura è inchiodata, è incardinata in una struttura di carattere pubblico. Che peraltro è un socio piuttosto avida, rispetto a un socio privato.”

Ma non solo, aggiunge Vietina:

“Con la difficoltà, chiaramente per quello che prevede l’ordinamento pubblico, di poi dover andare di fronte a un socio in un assemblea che ha delle regole molto più strette e molto di più, diciamo, sull’ambito motivazionale che chiama sempre in causa la Conte della revisione dei conti, il possibile profilo di danno erariale.”

La società si è così trovata a presentare al comune non solo il piano per il 2020, ma un piano triennale di rientro.

Lucca Changes

Con Lucca Changes invece, il nome di questa edizione, siamo di fronte a una situazione completamente diversa. Naturalmente quest’anno è impensabile proporre Lucca Comics & Games, per questo motivo, per ricreare l’effetto Lucca si serviranno di diverse piattaforme. Ecco cosa intendeva Vietina con “Crossmedializzare l’evento crossmediale“.

Sono state fornite nuove precisazioni in merito ai quattro pilastri su cui si basa la manifestazione:

  • La partnership con la Rai si svilupperà in attività che verranno create assieme all’editore.
  • Ci sarà una piattaforma digitale, nata e ideata per essere gratuita. L’esperienza premium citata nel comunicato non vuol dire un’esperienza a pagamento ma un’esperienza:

    “Interconnessa a programmi speciali, a programmi fedeltà ed altri elementi specifici e caratteristici di una manifestazione come la nostra”.

    Ma aggiunge le attività Premium potranno essere condizionate da delle condizioni e da dei prerequisiti, esattamente come succede durante la manifestazione.
    Vietina non è entrato in dettaglio, ma ha confermato che si saranno delle selezioni.

  • Il ritorno alle origini decantato da Vietina, vuol dire una manifestazione culturale senza mostra mercato. Teatro, auditorium, cinema con le restrizioni disposte dal governo, sono i luoghi che verranno utilizzati per la parte fisica della manifestazione.Sono state selezionate 7/8/9 location, molte tradizionali e conosciute, dove si potranno seguire i panel.
  • I Campfire, nelle prime 24 ore hanno ricevuto più di 100 adesioni da parte di negozi, fumetterie e di librerie indipendenti, che avranno a disposizione un ‘pezzo del programma di Lucca’, come accedere agli eventi digitali. L’intenzione è di riuscire a coprire tutta l’Italia. I negozianti verranno selezionati in base alle riposte a un questionario fornito da Lucca Crea.

Per quanto riguarda il futuro, Vietina si chiede Lucca Changes potrebbe diventare un nuovo format? Potrebbe affiancare Lucca Comics & Games? Tutto dipenderà dall’esito di questa ‘prima edizione’.

Fonte UltraPop Festival