Come sappiamo, la Universal ha scelto Luca Guadagnino come regista di Scarface, terzo adattamento dell’omonimo romanzo di Armitage Trail, già trasposto da Howard Hawks nel 1932 e Brian De Palma nel 1983, che sarà scritto da Joel e Ethan Coen.
Intervisto da Variety, Guadagnino ha parlato di questo progetto, rivelando che l’obiettivo è realizzare una riflessione del tempo in cui viviamo.
La gente pensa che io faccia solo remake, ma la verità è che il cinema si è sempre reinventato durante il suo percorso. Non si tratta di pigrizia, o di non riuscire a trovare idee originali. Si tratta sempre di vedere come certe storie siano in grado di raccontare il tempo in cui viviamo. Il primo Scarface, quello di Howard Hawks, era un film sul proibizionismo. Cinquant’anni dopo è arrivata la versione di Oliver Stone e Brian De Palma, molto diversa da quella di Hawks. Spero che tra qualche decennio la nostra possa essere considerata una degna riflessione sul personaggio, che non è altro che un paradigma delle nostre compulsioni legate all’eccesso e all’ambizione. Penso che la mia versione sarà molto attuale.
Questa versione sarà ambientata nella Los Angeles di oggi, con un protagonista messicano: racconterà le vicende turbolente di un emarginato che cerca di concretizzare una sua visione distorta del sogno americano, a base di delitti e atrocità.
Scarface sarà prodotto da Dylan Clark per la sua Dylan Clark Productions, che fornirà anche il produttore esecutivo Brian Williams. Gli altri produttori esecutivi saranno Scott Stuber e Marco Marabito, mentre Jay Polidoro e Lexi Barta supervisioneranno il film per Universal.
Come sappiamo, Luca Guadagnino ha concluso la sua trilogia del desiderio con Call Me By Your Name, e in seguito ha diretto il remake di Suspiria. Quest’anno uscirà su HBO e Sky Atlantic la sua serie We Are Who We Are, di cui ha diretto i primi due episodi e quello finale.