Come sappiamo, la Warner Bros. ha rinviato, ancora una volta, l’uscita nel territorio USA di Tenet. L’atteso film di Christopher Nolan non arriverà più nelle sale americane il 12 agosto e non è ancora chiaro l’impatto che questo avrà a livello globale.
L’America sta ancora facendo i conti con l’emergenza Covid-19 e finché la situazione non migliorerà i cinema non potranno riaprire in totale sicurezza. Ma è anche vero che ci sono territori (sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo) in cui l’emergenza sembra essere contenuta, almeno per il momento. Da questo punto di vista risultano particolarmente importanti le parole di Warner, che hanno accompagnato il rinvio di Tenet.
Annunceremo una nuova data di uscita per il 2020 nel più breve tempo possibile. Non stiamo trattando Tenet come una tradizionale uscita globale in day-and-date e i nostri piani di marketing e distribuzione rifletteranno questo.
La major sta valutando una nuova strategia di distribuzione?
Viviamo in un periodo in cui un’uscita contemporanea a livello globale sembra impossibile. Conviene, forse, sfruttare quei territori in cui i cinema stanno riaprendo anche perché le riaperture valgono poco se non sono accompagnate da titoli in grado di trascinare il pubblico in sala.
John Fithian, il capo della N.A.T.O. (National Association of Theatre Owners), l’associazione che rappresenta i proprietari di sale cinematografiche americane, sembra essere dello stesso parere e intervistato da Variety ha invitato Hollywood ad abbracciare una nuova normalità.
I distributori dovrebbero rispettare la date annunciate e portare i loro film in sala, perché non ci sono garanzie che più mercati saranno aperti entro la fine dell’anno. Fino a quando non ci sarà un vaccino, disponibile per tutti, non avremo il 100% dei mercati aperti. Per questo motivo i film dovrebbero essere distribuiti in quei mercati in cui è sicuro e legale farli uscire. Stiamo parlando di circa l’85% dei mercati degli Stati Uniti e anche di più a livello globale. Dovrebbero fare uscire i loro film, andando incontro a questa nuova normalità. I grandi Studios potrebbero non guadagnare la stessa quantità di denaro del passato, ma se non iniziano a distribuire i film ci sarà un grosso buco nei loro bilanci. Stiamo parlando di un business da 42 miliardi di dollari l’anno. La maggior parte delle aziende potrebbe avere quell’85% rispetto a uno 0% che arriverà se si continua ad aspettare.
Non si tratta di una situazione semplice, è vero. Ma il periodo che stiamo vivendo richiede della misure straordinarie e quella proposta da John Fithian sembra essere l’unica strada percorribile. E anche le major, ormai, sembrano averlo capito.