Cinema

Francia – Ancora oggi le sale faticano ad attrarre gli spettatori

Pubblicato il 26 luglio 2020 di Marlen Vazzoler

Dopo tre mesi e mezzo, in Francia le sale cinematografiche hanno riaperto le loro porte il 22 giugno. A un mese dalla ri-apertura, ancora oggi i cinema faticano ad attrarre gli spettatori.

Le perdite

Ogni anno il CGR des Deux Lions di Tours vende un milione di biglietti, registrando quasi 250mila ammissioni. Sebbene gli spettatori stiano tornando poco alla volta nelle sale, siamo ancora ben lontani dai livelli ‘normali’. Al momento si registra una diminuzione delle presenze del 75%, rispetto a prima della quarantena.
Il gestore Pierre Crétet ha spiegato:

“L’attività si è molto ridotta, come sappiamo. Viviamo un’estate e una partecipazione senza precedenti. Non vediamo l’ora che il mercato torni alla normalità e che le uscite americane, le locomotive della nostra attività, ritornino rapidamente. Lavoriamo solo con film francesi, dei buoni film, ma che non sono così attraenti.”

Il lockdown ha fatto perdere al cinema Royal Vigny, di Loches, dai 50.000 ai 60.000 euro. Solo il 10-20% della capacità delle sale viene riempito. Per il direttore e proprietario dello stabilimento, il basso tasso di presenze è causato dalle scelte distributive, con i distributori che attendono tempi migliori per distribuire le pellicole nelle sale.
Marc Nagot ha detto:

“Ci sono film come Petit pays che sono stati posticipati, non so quante volte… Penso che a un certo punto, dovremo assumerci le nostre responsabilità. Abbiamo l’impressione che a queste persone manchi un po’ d’avventura. Non sono sicuro che questa sia la soluzione giusta. “

L’offerta

Pierre Crétet ha notato una leggera ripresa nelle cifre delle presenze.

“C’è un piccolo aumento dell’attività. Vediamo i manifesti dei film per le strade, sugli autobus, questi sono i primi segni di un ritorno alla normalità, speriamo.”

La fine dell’anno sarà importante per cercare di recuperare qualcosa. Saranno determinanti le uscite di James Bond e di tutti i blockbuster che sono stati rimandati a questo autunno/inverno. Allo stesso tempo i produttori potrebbero congestionare le sale con troppi titoli.

Per il momento, Marc Nagot ha visto i clienti più frequenti tornare nel suo piccolo cinema privato a Loches. Lo sa, quest’anno andrà perso. L’esercente spera di recuperare almeno le sue spese. A settembre, all’inizio dell’anno scolastico, potrebbe chiedersi:

“Se non c’è più redditività, non potremo più recuperare i nostri costi, allora dovremo affrontare la situazione”.

Fonte France Blu