SerieTV

Da Dark a Lost, le 10 serie più impegnative e complicate da guardare in tv

Pubblicato il 29 luglio 2020 di Andrea Suatoni

L’idea di intrattenimento televisivo “leggero” o poco impegnativo, praticamente in qualunque ambito (dalla tv, al cinema, fino ai videogiochi), sta subendo una forte “crisi”: sempre più spesso ultimamente il pubblico si trova ad affrontare prodotti che rappresentano vere e proprie sfide.
Focalizzandoci sulle serie televisive, abbiamo show che da una parte a causa della loro complessità si sono un po’ alienate la maggioranza del pubblico generalista, ma dall’altra si sono invece imposte proprio grazie alla loro diversità e al divertimento che un impegno costante (visite nei forum di riferimento, confronto diretto, ricerca di interviste degli sceneggiatori e via dicendo) garantisce a coloro che in un prodotto televisivo cercano “qualcosa in più”: ecco quindi di seguito una selezione delle 10 serie più complesse e impegnative di sempre!

GAME OF THRONES

In molti si sono avvicinati a Game of Thrones all’inizio della serie ed in molti all’inizio se ne sono allontanati (per poi tornare spinti dal tam-tam mediatico che lo show ha generato con il tempo): la complessità di Game of Thrones è sempre stata ravvisabile nell’altissimo numero di personaggi e diverse casate in lotta fra loro nelle terre di Westeros, negli intrighi politici e nelle simpatie o antipatie fra questo o quel personaggio. Anche i fan più accaniti della serie ogni tanto si sono trovati in difficoltà nel ricordare un volto scomparso da tempo o una dinamica familiare della quale non si faceva menzione da diverse puntate…

LOST

La complessità di Lost è invece in realtà un po’ una farsa, un inganno degli autori che infilando costantemente negli episodi riferimenti oscuri e misteriosi ad una qualcosa che poi sarebbe dovuto essere stato spiegato hanno infine chiuso lo show virando su tematiche differenti e lasciando aperte mille domande diverse.

WESTWORLD

Discorso totalmente differente per Westworld: la serie HBO fornisce segretamente gli strumenti per la risoluzione di determinati enigmi, per poi colpire gli spettatori con incredibili rivelazioni che uniscono tutti gli indizi disseminati nei vari episodi fin dall’inizio. Lo spettatore molto attento e a caccia di indizi, alla seconda o terza visione di determinati episodi, riuscirà a cogliere alcuni di quegli indizi riuscendo così a ricostruire alcuni punti oscuri della trama, dagli sfasamenti temporali al funzionamento delle intelligenze artificiali.

LEGION

Legion, show che mette al centro della scena un ragazzo dagli enormi poteri mentali, propone un approccio folle e psichedelico alla visione (anche nel senso letteralmente “visivo”), pieno di riferimenti metaforici, dove il reale si fonde con l’irreale e risulta spesso complicato riuscire a cogliere i messaggi che gli showrunner vogliono inviare al pubblico.

TWIN PEAKS

Parte delle motivazioni che hanno reso Twin Peaks una delle serie cult più amate di sempre è proprio la complessità con il quale lo show affrontava non solo la trama, ma anche molte sequenze visive. La divisione fra sogno e realtà, i riferimenti nascosti, i piani temporali confusi, le derive mistiche e le trovate spiazzanti… il surrealismo che David Lynch ha posto alla base della sua opera confonde moltissimo lo spettatore, ma non è mai casuale.

THE OA

Se la prima stagione di The OA ci catapultava in un racconto irreale ma – con le dovute eccezioni – sostanzialmente lineare, quasi come una oscura favola, la seconda stagione invece, che inizia rivelandoci fin da subito che tutto ciò che mettevamo in dubbio è invece del tutto reale, fa guadagnare un posto di tutto rispetto a The OA fra gli show più complessi di sempre. Realtà alternative, sequenze oniriche, amnesie e viaggi interdimensionali sono uniti da un filo rosso difficile da seguire ma che alla fine, se ci si impegna un po’, riesce ad unire ogni storyline.

MANIAC

Altra serie Netflix, Maniac racconta la storia di due persone mentalmente instabili che decidono di partecipare ad una particolare sperimentazione per curare le loro menti tramite un computer… che finisce però per funzionare in maniera anomala. Anche solo cercare di descrivere una sinossi dello show appare complicato.

X-FILES

Quando si parla di soprannaturale, è quasi fisiologico addentrarsi nei meandri di spiegazioni complesse e farraginose: X-Files tentava di spiegare, episodio dopo episodio, eventi soprannaturali alla luce di una scienza realistica che spesso lo spettatore faticava a comprendere. Molto meglio affidarsi alle tesi soprannaturali di Fox Mulder che alla fredda – e spesso per molti più incomprensibile – scienza di Skully, no?

NEON GENESIS EVANGELION

Una delle serie animate che più hanno cambiato il panorama dell’animazione: Evangelion, che offre moltissimi livelli di lettura, è pieno di suggestioni visive, di decostruzioni degli archetipi tradizionali delle figure di eroe e di villain, di derive esistenzialiste, filosofiche e psicologiche che perdersi al suo interno, più che una possibilità, è quasi una certezza.

DARK

Infine, terminiamo la nostra rassegna con la serie della quale più si è parlato negli ultimi tempi, proprio a causa della sua complessità: Dark, una delle punte di diamante di Netflix, che si è conclusa alla terza stagione facendo impazzire gli spettatori. Fino a poco prima dell’ultimo episodio, Dark si tiene ben stretti i propri segreti, e spesso si è portati a perdersi fra le varie linee temporali, i diversi personaggi (che spesso incontriamo in età diverse, quindi interpretati da attori diversi), addirittura le realtà alternative. Fortunatamente, Netflix ha messo a disposizione dei suoi utenti un sito che aiuta a ritrovare la via (è possibile trovarlo cliccando su QUESTO LINK)