Oggi facciamo un piccolo viaggio nel tempo, e torniamo indietro di 15 anni. È il 2005: i cinecomic stanno conquistando i botteghini grazie ai primi due X-Men e Spider-Man, che hanno stimolato l’interesse di Hollywood per i supereroi dei fumetti. Anche Daredevil, Hulk, I Fantastici 4 e l’ottimo Blade II sono già usciti (con alterne fortune), ma i fan aspettano il ritorno al cinema di Batman, che già grande successo ha ottenuto negli anni Novanta. Di fatto, è stato l’unico supereroe a sfondare sul grande schermo nel decennio passato, e non può certo mancare alla festa.
C’è da dire però che la saga precedente aveva subìto una netta involuzione: dopo i due memorabili film di Tim Burton, la Warner impone a Joel Schumacher di cambiare i toni del franchise, che diventa più family friendly (quando non apertamente ridicolo) e si preoccupa più dei giocattoli che delle trame. In seguito, lo studio lavora per anni a un rilancio di Batman, e tra i progetti presi in considerazione ci sono il Batman Vs. Superman di Wolfgang Petersen e il Batman: Year One di Darren Aronofsky, ma nessuno di questi si concretizza. Ci vuole Christopher Nolan per portare a termine la missione, e il regista inglese ci riesce con Batman Begins, film che stravolge la rappresentazione dell’Uomo Pipistrello al cinema e lo riporta su binari più seriosi (nonché “terreni”, per quanto possibile). Il resto della storia la conoscete già.
Queste premesse sono utili per capire lo straniamento di alcuni fan davanti a un vecchio spot del film, riemerso on-line grazie a un utente di Twitter. Il promo usa infatti Someday dei Nickelback come accompagnamento musicale, mentre il montaggio insiste sulla storia d’amore tra Bruce e Rachel. Chi ha visto il cinecomic, sa bene che i toni non sono questi.
A friendly reminder that THIS is a TV spot that was edited and shown pic.twitter.com/AmzeedSEor
— Haydn: That Dork who stans Elizabeth Dookie (@Haydn_E99) July 11, 2020
In realtà, questa scelta di marketing non è difficile da spiegare. Prima che il Batman di Christopher Nolan diventasse un fenomeno globale, la Warner non aveva ancora le idee chiare in proposito, e non sapeva che la sua fama sarebbe stata legata a una caratterizzazione drammatica e “adulta”. Solo quattro anni dopo, con l’uscita de Il Cavaliere Oscuro, il fenomeno sarebbe diventato palese. Per promuovere Batman Begins, lo studio non puntò certo su Nolan, che non era ancora potente e popolare come oggi; puntò invece sull’ovvio appeal di Batman e sugli aspetti che potevano attirare il pubblico giovane, tra cui la presenza di Katie Holmes (che, per quanto oggi suoni strano, all’epoca era più famosa di Christian Bale).
Da qui l’idea di confezionare uno spot tutto incentrato sulla relazione tra Rachel e Bruce, con un brano piuttosto noto fra gli adolescenti come sottofondo. I Nickelback erano molto popolari nei primi anni Duemila, e soltanto in seguito si guadagnarono la fama di band più odiata del mondo, senza vere ragioni se non il potere virale della rete. Fra l’altro, proprio Chad Kroeger dei Nickelback e Josey Scott dei Saliva avevano composto Hero per la colonna sonora di Spider-Man: un precedente in ambito supereroistico che la Warner non poteva ignorare.
A tutto questo si aggiunge il fatto che i film Batman, anche nella versione di Nolan, sono comunque pensati come tentpole cross-mediali: devono piacere a tutti, e raggiungere le fasce di pubblico più ampie possibile. I giocattoli e i prodotti di merchandising sono usciti persino per il serissimo e “autoriale” Cavaliere Oscuro, non dimentichiamolo. Alla legge del mercato non si sfugge.
Fonte: Heroic Hollywood