Lo scorso gennaio Shanghai Disneyland aveva chiuso le porte al pubblico. Il motivo, ovviamente, l’emergenza Coronavirus, che all’epoca non era ancora considerata una pandemia ma che in Cina aveva portato ad una serie di misure restrittive volte a contrastare il diffondersi del virus.
Oggi, dopo più di tre mesi, il parco riapre le porte al pubblico con diverse misure di sicurezza, ovviamente, che rispondono alle norme di distanziamento sociale necessarie per evitare un nuovo picco dei contagi.
Prima di tutto l’operatività è stata drasticamente ridotta e sia per gli ospiti che per gli impiegati vige l’obbligo di indossare mascherine e guanti, ed è stato implementato il controllo delle temperature e il contact tracing.
La riapertura di Shanghai Disneyland rappresenterà un vero e proprio esperimento, un modello che – se dovesse risultare vincente – potrebbe essere utilizzato anche al di fuori del territorio cinese.
Ecco un video che mostra nel dettaglio le nuove misure di precauzione
Nel suo primo giorno di (ri)apertura, Shanghai Disneyland ha registrato il sold-out dei circa 20.000 biglietti disponibili (in passato il parco poteva accogliere anche 80.000 persone). L’accesso, quindi, non potrà superare il 30% dell’operatività effettiva.
Le code per le attrazioni dovranno rispettare il distanziamento sociale, mentre le stesse attrazioni funzioneranno con un carico ridotto di persone.
Massima priorità, ovviamente, alle misure di sanitizzazione e disinfezione, che saranno aumentate in particolar modo alle entrate e alle uscite di ogni attrazione e nei punti che, solitamente, subiscono più il contatto dei visitatori (come ad esempio le maniglie e i corrimano).
Per quanto riguarda gli animatori del parco, sono stati istruiti su come interagire con gli ospiti senza alcun contatto, mantenendo il distanziamento sociale.
Al momento non esistono dettagli sulla riapertura dei parchi Disney in Europa e negli Stati Uniti.
Fonte: Foxnews