Kevin Spacey ha rotto il silenzio in cui si era chiuso da un bel po’ tempo, ormai, dopo lo scandalo che lo aveva travolto e aveva avuto come conseguenza il suo allontanamento dal mondo di Hollywood.
Ospite della conferenza Bits and Pretzels, l’attore ha parlato di quello che gli è successo e delle ripercussioni che ha avuto sulla sua vita privata e professionale, paragonando la sua situazione a quella di moltissime altre persone travolte dall’emergenza Covid-19.
So bene cosa vuol dire precipitare in un baratro, quando non sei assolutamente preparato. Nell’autunno del 2017 anche il mio mondo è completamente cambiato, tutto quello che avevo è sparito nel nulla nel giro di pochi minuti. Il mio lavoro, i miei rapporti sociali, la possibilità di poter rimanere nella mia stessa industria. Ora ci troviamo tutti in una situazione simile, anche se le motivazioni sono differenti.
Kevin Spacey ha detto di sentirsi molto vicino a tutti coloro che hanno perso il lavoro in questo periodo difficile, o stanno rischiando di perderlo.
Prova una profonda empatia per coloro che ora pensano di non poter tornare a lavoro, o di doverlo perdere. Si tratta di una situazione in cui è impossibile avere il controllo.
Una situazione che, ovviamente, lo ha portato a rivalutare la sua stessa essenza:
Tutto quello che sapevo fare era recitare. Nel momento in cui la mia carriera si è arenata, quando ho capito che c’era la possibilità di non poter più lavorare come attore, mi sono fatto una domanda che non mi ero mai fatto prima: se non posso recitare, chi sono?