Come sappiamo, a partire dal 15 giugno i cinema potranno riaprire le porte al pubblico.
Il condizionale è d’obbligo perché ovviamente non si tratta di un ordine: a partire da quella data cinema e teatri potranno riaprire, se gli esercenti lo riterranno opportuno. Se ci saranno, insomma, le giuste condizioni per garantire l’affluenza del pubblico.
Questo comprende un’adeguata programmazione, ovviamente, perché riaprire i cinema senza dei titoli in grado di attirare il pubblico non avrebbe senso, e in questo caso dipenderà tutto dai distributori.
Ogni sala, inoltre, dovrà adottare delle misure specifiche per garantire la completa sicurezza degli spettatori.
Nello specifico, il DPCM che dispone le nuove misure in relazione all’emergenza Coronavirus in Italia, nell’articolo 1, punto m spiega:
m) gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020. Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le regioni e le province autonome possono stabilire una diversa data, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. L’attività degli spettacoli è organizzata secondo le linee guida di cui all’allegato 9. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi.
Per quanto riguarda le linee guida che cinema e teatri dovranno seguire, sono specificate nell’allegato 9.
Queste regole, quindi, caratterizzeranno l’esperienza cinematografica a partire dal 15 giugno. Nelle prossime ore ci aspettiamo un commento da parte di ANEC e ANICA, che dovranno per forza di cose accordarsi con i distributori per fare in modo che il pubblico sia invogliato a tornare in sala in estate.
Un periodo che, lo sappiamo, non è mai stato fortunatissimo nel nostro territorio per quanto riguarda il box office e che, ora più che mai, si preannuncia particolarmente difficile.
Come sempre vi terremo aggiornati su ogni viluppo.