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High Flying Bird: André Holland promette il sequel del film di Soderbergh

Pubblicato il 19 maggio 2020 di Marco Triolo

Dal lockout al lockdown il passo è breve. High Flying Bird, film Netflix diretto da Steven Soderbergh con l’iPhone, potrebbe generare un sequel più attuale che mai. Lo ha rivelato André Holland, star del film, parlando con AI.com.

Il film di Soderbergh era ambientato durante un lockout del basket professionistico. Il protagonista era Ray Burke (Holland), un agente sportivo che, nel tentativo di non perdere il posto di lavoro, tentava il tutto per tutto con un piano ambizioso e rischioso, da mettere in atto entro 72 ore. Una premessa del genere si sposa benissimo con la situazione che stiamo vivendo ora, con gli sport globali fermi e il loro giro d’affari inevitabilmente danneggiato.

Holland ha spiegato cosa secondo lui farebbe Ray per affrontare il lockdown:

Penso che Ray, prima di tutto, vorrebbe assicurarsi che i suoi clienti stessero bene. Che tutti fossero a posto finanziariamente. Che la salute di tutti quanti e delle loro famiglie fosse ok.

Fatto questo, probabilmente userebbe la situazione come un’opportunità per tentare di livellare ancora di più il campo di gioco. Per me, il libro e, nelle nostre intenzioni, il film parlano soprattutto dell’equilibrio di potere tra forza lavoro e management. Quale tra essi prende davvero le decisioni.

A questo punto, Holland ha ammesso di essere realmente al lavoro su un sequel:

È buffo che menzioni la cosa, perché prima ero al telefono per parlare proprio di questo, e più tardi ne parlerò ancora. Stiamo lavorando a un sequel del film. Non l’avevo ancora detto a nessuno, ma ci stiamo lavorando.

Il sequel di High Flying Bird, se mai si farà, non sarà né il primo né l’ultimo progetto legato alla cronaca bizzarra di questo 2020. Aspettiamoci molti film e serie sul lockdown e sulla quarantena. Un’esperienza collettiva senza precedenti (o quasi), che ha segnato tutti in questo mondo globalizzato e iper-connesso.