Cinema

2084 – Paramount produrrà la distopia orwelliana scritta da Mattson Tomlin

Pubblicato il 06 maggio 2020 di Lorenzo Pedrazzi

1984 di George Orwell è una delle grandi distopie del Novecento, per certi versi la più famosa e influente, ma non ha mai avuto trasposizioni cinematografiche particolarmente apprezzate: la più amata è infatti “apocrifa”, ovvero il bellissimo Brazil di Terry Gilliam.

Ebbene, ora The Hollywood Reporter segnala che Paramount Pictures ha acquisito 2084, uno spec script di Mattson Tomlin, co-sceneggiatore di The Batman. Per chi non lo sapesse, uno spec script è un copione scritto spontaneamente da uno sceneggiatore, senza che ci sia stata una commissione da parte di uno studio.

Lorenzo Di Bonaventura, noto per i film di Transformers e G.I. Joe, curerà la produzione. Secondo quanto riporta il sito, però, 2084 avrà dei toni più simili a Matrix e Inception. È stato inoltre descritto come la “sorella spirituale” di 1984, quindi possiamo aspettarci alcuni tratti in comune: magari un governo totalitario, una sorveglianza costante sui cittadini e una storia d’amore proibita. Per il momento sono solo ipotesi, poiché i dettagli non sono stati rivelati.

Comunque, si tratta di un progetto che sta generando grande interesse a Hollywood: pare che vari attori e cineasti fossero ansiosi di essere coinvolti nel film prima ancora che Paramount lo acquisisse.

Mattson Tomlin

Mattson Tomlin ha scritto e diretto The Projectionist e Solomon Grundy, prima di collaborare con Matt Reeves per The Batman. Ha scritto inoltre Little Fish (non ancora uscito), e sceneggerà anche il film di Mega Man.

1984

Questa è la sinossi di 1984, edito in Italia da Mondadori:

L’azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l’anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c’è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un’esistenza “sovversiva”. Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.

Fonte: ComicBookMovie