I fan hanno a lungo atteso The Raid 3, sperando che il regista Gareth Evans si decidesse a chiudere la saga action indonesiana con un terzo capitolo degno dei primi due. Il film, però, non si è mai materializzato. Ora, Evans, durante un podcast di Empire, ha rivelato quale sarebbe stata la trama del film. E, col senno di poi, invece di soddisfare i fan ne avrebbe fatti arrabbiare molti, e questo Evans lo sa.
Perché The Raid 3 non avrebbe incluso lo storico protagonista della saga, Rama (Iko Uwais). L’attenzione si sarebbe spostata invece su Goto, il boss della Yakuza interpretato da Ken’ichi Endô in The Raid 2. Il film sarebbe stato dunque più uno spin-off che un sequel nel vero senso della parola. Avrebbe preso il via dalla scena finale di The Raid 2, seguendo il clan Goto dopo l’incontro con Rama.
Spiega Gareth Evans:
Saremmo restati con la gang giapponese, che si sarebbe chiesta “E adesso che facciamo? Sono tutti morti, non abbiamo nessuno da uccidere”. Rientrano nella loro auto e, per strada, a un certo punto un’altra auto li affianca e li sperona, e le auto si schiantano. Goto, suo figlio e il suo braccio destro sono gli unici sopravvissuti all’attacco. Stacco ai credits e al titolo The Raid 3.
L’idea era che il braccio destro, dopo aver ricevuto l’ordine di uccidere tutti i politici e i poliziotti e fare tabula rasa, avrebbe richiamato Tokyo e il boss principale, dicendogli: “Goto è impazzito, tutto questo è assurdo. Cosa faccio?”. E il quartier generale gli avrebbe risposto: “Tienilo tranquillo, tienilo vicino, manderemo delle persone a occuparsene, e se farai questo per noi potrai ereditare il suo territorio”. L’attacco va male, si tratta di una squadra di killer giapponesi mandati a far fuori i Goto. Goto non ha idea che il suo braccio destro lo abbia tradito e fatto cadere in una trappola.
A quel punto le cose avrebbero preso una piega completamente diversa rispetto ai due film precedenti. Invece di un’ambientazione urbana, The Raid 3 avrebbe scelto le giungle di Giava Occidentale come sfondo, in una storia che Evans non esita a paragonare a Predator. Goto sarebbe fuggito nella giungla per riunirsi con un suo vecchio socio e sconfiggere i killer al di fuori del loro elemento.
Non ho delineato bene la cosa, ma a un certo punto il figlio di Goto sarebbe stato ucciso. Lui avrebbe realizzato il tradimento del suo braccio destro, e avrebbe gestito la cosa in una maniera sgradevole e tribale. E Goto e la sua gang di assassini indonesiani sarebbero poi tornati a Tokyo per occuparsi dei mandanti dell’omicidio.
Prima che me ne rendessi conto erano passati cinque anni, avevo fatto Apostolo, ci stavamo preparando alle riprese di Gangs of London. Non me la sentivo di tornare a fare The Raid 3. I miei interessi si erano spostati verso altri progetti.
Peccato, perché, anche se “avrebbe fatto arrabbiare parecchia gente”, siamo certi che The Raid 3 sarebbe stato un’esperienza viscerale e potente come i due precedenti capitoli.
Fonte: MovieWeb