Cinema

Saludos Amigos e I tre caballeros erano stati concepiti come una trilogia

Pubblicato il 08 aprile 2020 di Marlen Vazzoler

Dopo il successo al box office americano di Biancaneve, Walt Disney programmò la produzione di altre tre pellicole: Pinocchio, Fantasia e Bambi.

Questi tre film non ebbero lo stesso successo. Tant’è che il giorno dopo l’uscita di Pinocchio nelle sale, Walt informò lo staff che lo studio si trovava nuovamente in una crisi finanziaria.

Il lavoro su Fantasia cominciò quando Pinocchio era ancora in produzione. Questo progetto ambizioso fu letteralmente un fallimento nella sua distribuzione iniziale, tanto che la critica lo definì un vero e proprio flop.

Questi quattro film riuscirono a ottenere popolarità, grazie a ulteriori distribuzioni nelle sale nel corso dei decenni successivi.

Durante la produzione di Bambi, lo studio realizzò altre due pellicole. Il drago riluttante (The Reluctant Dragon) viene considerato il primo film live action dello studio. Distribuito dalla RKO Radio Pictures il primo segmento di 20 minuti offre un tour dello studio mostrando come vengono creati i film animati ed è realizzato in bianco e nero. Seguono quattro corti a colori – Frammenti, Baby Weems, Come andare a cavallo e Il drago riluttante – per una lunghezza totale di 40 minuti.

Il secondo film era un altro lungometraggio animato, l’adattamento di Dumbo originariamente concepito come un film di 30 minuti intitolato Dumbo of the circus, e poi esteso a 60 minuti. Fu completato in solo un anno e mezzo e ad un costo molto più basso rispetto alle pellicole precedenti. RKO chiese di aggiungere altri 10 minuti ma Walt si rifiutò.

Problemi finanziari e il primo sciopero degli animatori

A partire dal settembre del 1939 il fatturato cominciò a diminuire rapidamente. Un mese prima dell’apertura del nuovo studio Roy Disney avvisò il fratello Walt della situazione: avevano un debito di $4.5 milioni, a cui si aggiungevano i pochi profitti ottenuti da Pinocchio, Fantasia e Bambi. A questi si aggiunsero i bassi risultati nei mercati europei causati dalla seconda guerra mondiale (-45% del fatturato) e il costo di un migliaio d’impiegati.

Per prendere un po’ di respiro nell’aprile del 1941 lo studio emise la sua prima serie di azioni ordinarie che gli permise di recuperare capitale, $3.5milioni.

Nello stesso anno Disney si trovò ad affrontare il primo sciopero degli animatori, che si lamentò delle condizioni di lavoro presso lo studio e della divisione dei profitti di Biancaneve. Tre giorni dopo l’inizio dello sciopero, Walt sentitosi tradito, licenziò il suo animatore più pagato e altri membri del sindacato.

A poche settimane dall’inizio dello sciopero che stava impattando la produzione, RKO distribuì The Reluctant Dragon a metà giugno. Fuori dal cinema si radunarono gli scioperanti arrabbiati con maschere che richiamavano il drago del film.
La pellicola non riuscì mai a recuperare i costi.

Dopo cinque settimane lo sciopero si concluse grazie a un mediatore federale che obbligò lo studio a riassumere tutti gli scioperanti. A luglio Roy annunciò i piani per dei licenziamenti, ma il sindacato si oppose, e così chiuse lo studio per tutto il mese di agosto.

Film di propaganda

Per rilassare la tensione tra gli animatori e Roy, quel mese Walt prese con sé un gruppo di persone selezionate tra cui il regista Norman Ferguson e gli animatori Frank Thomas e Jack Cutting e gli story artist Bill Cottrell, Ted Sears e Webb Smith. L’entourage composto da 17 artisti e le loro mogli fu ribattezzato El Grupo.

La genesi di questo viaggio in America del Sud, come fonte d’ispirazione per nuovi film, nacque dalla richiesta del governo americano a Walt di fare un tour per promuovere buone relazioni con il Centro e il Sud America. Questo perché il governo era preoccupato che i paesi dell’America Latina potessero allinearsi con l’Asse.

La soluzione di John Hay Whitney, a capo della Motion Picture Division fu di fare un tour di 12 settimane a Disney nella speranza che lo studio e l’universalità dei suoi personaggi aiutassero a convincere il popolo americano a supportare gli USA.

Whitney si offrì di pagare $70.000 per le spese del tour e di avanzare fino a $50.000 per la produzione di cinque corti animati incentrati sui paesi che Walt avrebbe visitato.

Il piano originario prevedeva la realizzazione di 12 corti usando il materiale raccolto dalla squadra, con ogni corto incentrato su uno stato specifico. Quando il produttore David O. Selznick suggerì di raccogliere i corti in gruppi di quattro e di farli uscire come lungometraggi, il piano cambiò. Inoltre decisero di non focalizzare ogni film su un paese specifico, perché non avrebbe avuto altrettanto successo negli altri stati.
La combinazione dei corti avrebbe aiutato a introdurre al pubblico altre culture e potenzialmente a creare un legame.

Dopo aver visitato il Brasile, l’Argentina e il Cile il gruppo tornò a ottobre in California.

Saludos Amigos

Il primo film è Saludos Amigos. Si tratta di una pellicola ibrida, composta da animazione e live action avente per protagonisti Paperino e José Carioca.

Il fumettista cileno Rene Rios (nome d’arte Pepo) non aveva ben accolto la rappresentazione del Cile con un piccolo aeroplano di nome Pedro che a fatica ha volato sopra la Ande.

Nell’edizione home video il film è accompagnato da un documentario di 30 minuti: South Of the Border With Disney che fornisce diversi retroscena sulla realizzazione della pellicola.

I tre caballeros

Segue nel 1944 I tre caballeros, originariamente intitolato ‘Surprise package‘ che introduce un nuovo personaggio: il gallo pistolero messicano Panchito Pistoles.

Diventato un cult nei campus negli anni sessanta grazie alle sue sequenze psichedeliche, si tratta del primo film Disney in cui il girato live action e l’animazione sono combinate in un lungometraggio tramite la tecnica del rotoscope.

A differenza del primo film, questa pellicola perse soldi negli USA. Nonostante tutto Walt era fiero dei film:

“Il governo non ha perso un centesimo con loro. Noi abbiamo pagato per il nostro viaggio e anche per i film”.

Cuba

All’epoca Cuba era una popolare meta turistica e quando il paese si lamentò di non esser stata rappresentata in questi film, la Disney considerò di realizzare un terzo capitolo.
Tra settembre e ottobre del 1944 venne fatto un altro viaggio di ricerca, questa volta a Cuba, con Fred Moore (il design dei 3 porcellini).

Inizialmente gli artisti considerarono l’introduzione di un altro uccello come rappresentante di Cuba, avevano pensato a “guajiro” o “kikirigui” un nome popolare per un piccolo e magro gallo bantam, un gallo da combattimento con carattere.

Il supervisore di produzione Norm Ferguson affidò a Moore la realizzazione del personaggio. Alcuni concept di Moore sono stati condivisi dalla story artist Jenny Lerew sul suo Blog nel 2006.

Interpretato da Paperino e José Carioca, Cuban Carnival non ottenne il via libera a causa dello scarso successo dei Tre caballeros negli USA.

Fonti The Blackwing Diaries, weatherfish, Walt Disney: The Mouse That Roared