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Screen Gems sta lavorando al casting del nuovo Resident Evil, reboot diretto da Johannes Roberts (The Strangers: Prey at Night, 47 metri) che non terrà conto dei precedenti capitoli cinematografici.
Lo scopo è realizzare un film più fedele alla saga videoludica, e infatti la protagonista sarà Claire Redfield, ruolo che è stato offerto a Kaya Scodelario (Maze Runner, Crawl, Spinning Out). The Illuminerdi sostiene che le trattative siano in corso, e inoltre riporta che Hannah John-Kamen è stata contattata per interpretare Jill Valentine. Questa versione del personaggio è stata descritta così: “Una ragazza di provincia a cui piace andare a caccia con i ragazzi. È bellissima e tosta, e sa come divertirsi”. Sembra la presentazione di una scapolottina nel primo Shrek.
L’attrice inglese vanta già numerose esperienze in film e serie tv di primissimo piano come Star Wars: Il risveglio della Forza (era un ufficiale del Primo Ordine), Game of Thrones (Ornela, vedova Dothraki che diventa amica di Daenerys), Tomb Raider (l’amica di Lara che si vede all’inizio), Ready Player One (F’Nale Zandor) e soprattutto Ant-Man and the Wasp, dove interpretava l’antagonista Ghost. Ha inoltre prestato il volto alla protagonista della serie Killjoys, ed è apparsa in due episodi di Black Mirror.
Nel caso Hannah John-Kamen rifiutasse la parte, Screen Gems aprirà il casting a tutte le etnie, con una preferenza per attrici afroamericane di origini miste. Nel film dovrebbero apparire anche Chris Redfield, Leon Kennedy e Albert Wesker.
Le riprese sarebbero dovute iniziare in giugno, ma è probabile che vengano rinviate a causa dell’emergenza Covid-19. Vi terremo aggiornati.
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Il copione di Resident Evil è opera di Greg Russo () insieme allo stesso Roberts.
Resident Evil: The Final Chapter ha chiuso la saga cinematografica di Alice (Milla Jovovich), coronando un’esalogia che – a partire dal 2002, anno di uscita del primo film – ha guadagnato 1.2 miliardi di dollari in tutto il mondo, affermandosi come il franchise di maggior successo tra quelli basati sui videogiochi.
In effetti, Resident Evil è stato l’unico “marchio” videoludico capace di imporsi a livello cinematografico, mentre gli altri sono rimasti fermi al primo capitolo, oppure hanno prodotto solo uno sparuto numero di film, senza raggiungere i numeri della saga di Paul W.S. Anderson. L’ultimo capitolo ha guadagnato soltanto 26.8 milioni di dollari negli Stati Uniti, ma l’incasso mondiale ha raggiunto la quota di 312.2 milioni di dollari, con 160 milioni provenienti dalla sola Cina: considerando il budget di partenza – 40 milioni – non c’è dubbio che The Final Chapter sia stato un successo.
Fonte: ComicBookMovie