Irrfan Khan, uno dei più importanti attori indiani della sua generazione, si è spento oggi a Mumbai. Aveva 53 anni. La BBC riporta che Khan era stato ricoverato in ospedale a causa di un’infezione. Nel 2018 gli era stata diagnosticata una rara forma di tumore, che lo aveva costretto a trascorrere del tempo a Londra per la terapia.
Nato a Jaipur nel 1967, Sahabzade Irrfan Ali Khan studia recitazione alla National School of Drama di Nuova Delhi, poi si trasferisce a Mumbai – la capitale dell’intrattenimento nel paese – e comincia a lavorare in molte serie televisive. Il debutto in un lungometraggio avviene nel 1988 con Salaam Bombay! di Mira Nair, ma il suo ruolo viene tagliato in fase di montaggio. Deve quindi aspettare l’anno successivo per esordire sul grande schermo, in Kamla Ki Maut di Basu Chatterjee. Si specializza in parti da antagonista (molto acclamata la sua interpretazione in Haasil di Tigmanshu Dhulia), ma dimostra la sua versatilità anche nelle commedie, dove dimostra il suo talento in ruoli brillanti.
Il pubblico occidentale lo scopre in The Millionaire di Danny Boyle (2009), che dà inizio alla sua carriera hollywoodiana. Appare anche in New York, I Love You, The Amazing Spider-Man, Vita di Pi, The Namesake, Jurassic World, Inferno e la serie In Treatment. Il suo ultimo ruolo cinematografico è nel film Angrezi Medium, che è anche l’ultima pellicola uscita nelle sale indiane prima della chiusura dovuta al Covid-19.
Irrfan Khan lascia una moglie, la scrittrice Sutapa Sikdar, e due figli.
Fonte: The Hollywood Reporter