Eccoci a un nuovo, “magico” appuntamento con il mondo incantato di J.K. Rowling su Italia 1, per la rassegna della saga avuta inizio lo scorso 16 marzo e che continua, stasera, con Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, naturalmente in prima serata.
Il confronto finale si avvicina: Voldemort non è mai stato così forte, Harry e tutto il Mondo Magico mai così in pericolo. Le alleanze si delineano ma non tutto è come sembra: la battaglia di Hogwarts si rivelerà, oltre che drammatica, foriera di molte sorprese.
Come si chiude una saga leggendaria? Non è mai facile, ma “all good things shall come to an end” come si suol dire, e anche se in realtà l’ottavo film della saga è stato solo la consacrazione di un mito che si è poi propagato in una nuova linea cinematografica, in una teatrale, in videogiochi e tanto altro ancora, il senso di solennità che porta con sé non è da sottovalutare. Dieci anni in cui gli spettatori sono letteralmente cresciuti con i protagonisti, tanto che alcuni poi sono cresciuti anche in maniera diversa dai personaggi dei libri: i gemelli Weasley nella realtà si sono scuriti i capelli anzitempo, Neville Paciock è diventato un gran bel ragazzo e, sotto al pullover di scena, aveva una pancia finta.
Sapete quante bacchette ha rotto Daniel Radcliffe, in dieci anni? 80. E, perlopiù, non in scena durante qualche acrobazia, ma fuori scena, mentre le usava per far finta di suonare la batteria. Dieci anni di studio privato, dieci anni di scherzi e di salde amicizie. Rupert Grint ed Emma Watson si sono sentiti molto a disagio nella scena del bacio, perché oramai si sentivano praticamente come fratello e sorella.
Il film è generalmente molto apprezzato dal pubblico e dai fan, sebbene alcune idee divergano dal romanzo originale: come è successo anche per tutti gli altri film, intendiamoci, ma qui il senso di “chiusura” rendeva certe scelte più “definitive” soprattutto per chi non ha letto i libri e pensa che, effettivamente, Neville e Luna finiranno per sposarsi, magari.
Le cose importanti, per fortuna, sono ancora tutte lì: fra tutte, ci piace ricordare gli spotlight su Minerva McGranitt e Molly Weasley, protagoniste dei momenti girl power forse più belli della saga, e la rivelazione finale di Piton, oramai nei cuori di tutti i potteriani. “Always”.