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Final Fantasy VII Remake: 10 consigli per partire col piede giusto a Midgar

Pubblicato il 10 aprile 2020 di Marco Lucio Papaleo

Dopo un’attesa durata anni, è finalmente disponibile per tutti Final Fantasy VII Remake, uno dei titoli più chiacchierati dell’anno, rifacimento di uno dei videogiochi più amati degli anni ’90.
Nei panni di Cloud Strife, ex Soldato Scelto di Prima Classe dell’esercito della Shinra, dovrete farvi strada nella ostile città suburbana e postindustriale di Midgar, alle prese con le rivendicazioni ecoterroristiche del gruppo Avalanche (in cui milita una vostra cara amica di infanzia) e con le disavventure di una misteriosa quanto adorabile fioraia. Come reagirete quando il vostro passato militare verrà a bussare alla vostra porta?
A differenza del gioco originale per PlayStation, uno dei caposaldi del genere JRPG, FFVII Remake mette da parte incontri casuali e combattimenti a turni per uno stile di esplorazione e combattimento moderno e dinamico, che però non perde le sue radici concettuali. E, in più, espande e riprende la lore dello storico franchise, arrivando alla fine però a lambire solo una porzione della trama originale. Sebbene assolutamente fruibile a se stante, difatti, il gioco (che vanta un comparto tecnico maestoso) chiude la sua narrazione a un punto sì focale, ma ancora ben lungi dalla completezza: per vedere come si evolve e conclude la storia occorrerà attendere chissà quanto per (presumibilmente) i successivi due seguiti.
O, volendo, potrete recuperare il titolo originale!
Data la complessità (per i neofiti) di alcune meccaniche o i cambiamenti al sistema di gioco originale (che potrebbero confondere, invece, i fan dell’originale) abbiamo pensato di realizzare questa piccola guida iniziale (assolutamente spoiler free), forti dell’aver potuto giocare quest’opera monumentale in anteprima.
Buon divertimento e… in bocca al chocobo!

Lingua di gioco


Final Fantasy VII Remake è completamente tradotto in italiano, con discreta cura (nonostante qualche sbavatura) e questo aiuta molto nella sua fruizione, a differenza del classico degli anni ’90, zeppo di testo solo in inglese. Per i dialoghi parlati avete due opzioni: inglese e giapponese. Il livello di bravura di entrambi i cast è altissimo e vi consigliamo semplicemente di scegliere quel che più vi ispira. Vi avvisiamo solo che i sottotitoli italiani dei dialoghi sono tradotti dalla versione giapponese, e quindi potrebbero differire sensibilmente da quanto sentirete dire ai personaggi in inglese. Si tratta di sfumature, ma a un orecchio attento potrebbe dare fastidio.

Esplora e non avere fretta


Molte location non sono esplorabili nuovamente, una volta passati al capitolo successivo. Potrete tornarci nel New Game+, per sistemare affari in sospeso, ma vi consigliamo di esplorare il più possibile sul momento e non avere fretta di andare avanti: le missioni secondarie, oltre a essere divertenti, valgono la pena di essere affrontate sia per le ricompense sia per certe scene aggiuntive rispetto alla macrotrama.

Attenzione agli HP


A differenza del gioco per PSX, durante i combattimenti sarà facile perdere di vista la situazione della salute del proprio party, presi dalla frenesia dell’azione. Fate invece sempre caso a quanti HP hanno i personaggi e predisponete cure, effetti rigenerativi e quant’altro. Almeno due personaggi devono essere in grado di curare, almeno uno in grado di far rivivere un compagno caduto.

Visuale, telecamera e lock


Per un colpo d’occhio maggiore, soprattutto in battaglia, vi consigliamo di regolare l’impostazione della visuale a 3 nei due rispettivi menù: questo vi permetterà di esplorare il mondo di gioco e, soprattutto, di combattere più agevolmente. Con l’impostazione base, durante le fasi più concitate, potreste altrimenti ritrovarvi con una visuale troppo ravvicinata all’avversario. Utilissimo, a tal proposito, il tasto R3 per fare “lock on” su un avversario specifico.

Materie


Ah, le Materie, croce e delizia di ogni giocatore di FFVII. Nel remake ne troverete a bizzeffe, diverse sono nuove o hanno nuove caratteristiche. Sperimentate e ricordate che più ne userete una e più questa potrà sviluppare nuove potenzialità, a seconda del numero di stelline disponibili. Prestate attenzione al fatto che le materie cosiddette “Associate” come ad esempio “Elementale” devono essere messe in uno slot direttamente collegato ad un altro che ha al suo interno una materia come Galvanica o Ardente. Se tutto è settato nel modo giusto, vedrete le due materie bordate insieme di bianco.

Dosa gli oggetti


Come in ogni Final Fantasy, gli oggetti da usare in battaglia sono importanti ma vanno accuratamente dosati. Di pozioni ne troverete a iosa, mentre i preparati più complessi saranno rari da trovare e spesso costosi da comprare. Imparate a sfruttare al meglio, dentro e fuori le battaglie, le magie di recupero: è molto più semplice e a costo zero utilizzarle, dato che non mancheranno i luoghi di ristoro gratuiti in giro per la mappa. E vi servirà da allenamento se poi vorrete provare la modalità difficile, in cui non potrete usare gli oggetti in battaglia!

Non temere di usare i PE


Un elemento dinamico molto interessante di questo remake è la customizzazione delle armi: non si tratta più solo di assegnare all’arma attualmente più forte le materie più utili, ma di potenziarle per poter godere dei più svariati bonus. Così, anche l’arma base potrà sempre tornare utile a seconda delle situazioni. Per sbloccare le cosiddette Prerogative delle armi (i vari bonus) si utilizzano i PE, Punti Espansione, che si guadagnano in battaglia. Ogni arma ha i propri. Sperimentate senza timore le varie combinazioni: se più avanti vorrete provare a sviluppare lo skill tree di un’arma in modo diverso, parlate con Chadley; al modico prezzo di 100 guil lo studioso resetterà l’arma e il conteggio dei PE, permettendovi di riassegnarli in toto.

Configurazione tattica


Durante le battaglie switchate spesso tra i componenti del party, a seconda della situazione, sfruttando le loro abilità secondo uno schema e rafforzandole tra di loro. Mentre controllate un personaggio potete sempre impartire ordini agli altri usando R3 e L3, senza dover switchare per forza il controllo. E ricordate che se preferite comandi diretti ai menù, potete preimpostare delle combinazioni di tasti per compiere azioni specifiche come usare un particolare oggetto, magia o abilità.

Le Invocazioni


Altro elemento classico di Final Fantasy è il poter fare ricorso agli Esper, esseri supremi che possono essere invocati sul campo di battaglia a dare manforte al party. A differenza del gioco originale, una volta equipaggiata la specifica materia relativa a Ifrit, Shiva etc., non si potrà evocarla a piacimento ma, in maniera simile a FFXV, solo nei combattimenti più impegnativi e dopo che l’apposita barra di invocazione si sarà riempita. A quel punto la spettacolare entrata in scena della Summon vi garantirà diversi bonus per tutta la sua durata: l’Esper continuerà a combattere al vostro fianco (e potrete dargli dei comandi come se fosse un membro del party) finché non deciderà di tornare là da dove è venuto, regalandovi un ultimo, spettacolare attacco.

Se siete in difficoltà


Vi consigliamo di cominciare a giocare alla modalità Standard, qualunque sia il vostro stile e le vostre abilità di
giocatori. Il livello di difficoltà è medio, rendendo le battaglie avvincenti ma non frustranti.
Ogni nemico ha debolezze da sfruttare e abilità a cui prestare attenzione per non trovarsi nei guai: usate sempre la materia “Analisi” su un nuovo avversario; se seguirete i suoi consigli e sfrutterete strategicamente le abilità del party sarà molto più facile sbarazzarsi dei nemici.
Alle brutte, potrete sempre andare tra le opzioni e settare la modalità di gioco in “Facile” (ancora coi comandi dinamici, ma sarà molto più semplice vincere nei combattimenti) o “Classica” (il livello delle battaglie sarà più blando e dovrete solo impostare i comandi della abilità, magie etc., senza curarvi degli attacchi base e degli spostamenti.)

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