Nei prossimi due anni la Cina potrebbe definitivamente superare gli Stati Uniti al box office mondiale. La Dalian Wanda Group ha intenzione di costruire 162 nuovi cinema, per un totale di 1258 nuovi schermi, nel corso dei prossimi due anni.
Stiamo parlando della più grande catena cinese di sale cinematografiche, in possesso di quasi la metà degli schermi Imax in Cina – 349 su poco più di 700 schermi.
La scorsa settimana è stato diffuso il rapporto di fine anno della Wanda Film Holding, dove leggiamo che la società ha subito una perdita di utili netti di $668 milioni (4,73 miliardi di RMB) nel 2019. In calo del 13,6% il flusso di cassa netto generato dalle attività operative, -5.23 i ricavi totali rispetto al 2018.
Le previsioni per il 2020 della Wanda sono peggiori. Precedentemente la società aveva ipotizzato una perdita netta tra i $77,9 milioni e i $92,1 milioni nel primo trimestre di quest’anno, rispetto a un utile netto di $56,7 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Buona parte della scarsa performance del 2019 può essere attribuita al consolidamento delle partecipazioni cinematografiche del gruppo Wanda. Ma anche a livello produttivo e distributivo lo scorso anno è stato deludente. La società ha partecipato a numerosi film di successo come investitore di minoranza ma a meno pellicole del solito, come produttore principale.
L’incertezza causata dal coronavirus sulla riapertura delle sale, pesa come un macigno ma questi piani confermano che il miliardario Wang Jianlin crede fermamente nella distribuzione cinematografica.
La società prevede di finanziare il prossimo gruppo di sale attraverso un’offerta non pubblica di azioni A, a non più di 35 investitori interessati. Li troverà?
Wanda Film ha affermato che la raccolta fondi non supererà i $614 milioni (4,35 miliardi di RMB). $430 milioni (3,05 miliardi di yuan) saranno destinati alla costruzione di nuovi cinema.
Abbiamo già visto come la crescente importanza del Box Office cinese ha impattato alcune produzioni Hollywoodiane. Gli studios mondiali saranno sempre più consci dei gusti del pubblico cinese, in vista di una distribuzione dei loro titoli in Cina?
E la censura cinese? Verranno realizzate più pellicole dirette ai 4 quadranti?
Per il momento non ci resta che attendere la riapertura dell’intero mercato mondiale cinematografico.
Fonte THR