Cinema

American Sniper – I Primi 10 Minuti e 10 Curiosità sul film

Pubblicato il 07 aprile 2020 di Andrea Suatoni

American Sniper, film di Clint Eastwood tratto dalla omonima biografia di Chris Kyle, racconta la storia di uno dei migliori cecchini dei Navy Seals, qui interpretato da Bradley Cooper. La pellicola, uscita nel 2014, ebbe un enorme successo e si aggiudicò un Oscar (per il Miglior Montaggio Sonoro) a fronte di 6 nomination.
Warner Bros ha reso disponibili su Youtube i primi 10 minuti della pellicola, che potete vedere qui sotto; di seguito invece una serie di interessanti curiosità che svelano alcuni retroscena inediti della pellicola. Se invece volete vedere (o rivedere) il film completo, potete trovarlo cliccando su QUESTO LINK!

1 – Inizialmente il film sarebbe dovuto essere diretto da Steven Spielberg, che era anche intervenuto nello script “allargandolo” fino al punto in cui comprese che la sua visione dell’accaduto era troppo ampia per poterla racchiudere in una sola pellicola e finì per fare un passo indietro sul progetto. Bradley Cooper pensò brevemente di subentrare in veste di regista (con Chris Pratt in veste di protagonista), ma confessò di non sentirsi ancora pronto al debutto dietro la macchina da presa; infine fu Clint Eastwood a prendere in mano le redini del progetto, dopo aver parlato a lungo con Spielberg.

2 – La preparazione di Bradley Cooper per interpretare Chris Kyle fu incredibilmente rigorosa: innanzi tutto per raggiungere una fisicità adeguata fu costretto ad assumere attorno alle 6000 calorie al giorno, l’equivalente di un pasto ogni 55 minuti; il tutto unito a 4 ore di palestra al giorno. L’attore sottostò anche ad una preparazione militare per risultare credibile sul set, supervisionato da un cecchino dei Navy Seals, Kevin Lacz (ex collega e amico di Kyle). Inoltre, spese moltissime ore ad osservare video e a studiare foto di Chris Kyle per entrare appieno nel personaggio.

3Sienna Miller interpeta invece nel film Taya Kyle, la vedova di Chris Kyle. Le due si sono prima conosciute telefonicamente per poi incontrarsi di persona per discutere dell’interpretazione dell’attrice, che desiderava entrare il più possibile nella psicologia del personaggio. Taya ha anche dato libero accesso agli attori alle E-Mail che lei e il marito usavano scriversi durante la lontananza di lui.
Solo dopo l’incontro con la Miller Taya Kyle diede la sua benedizione al casting dell’attrice, che inizialmente non riteneva adatta ad interpretarla.

4 – Nonostante gran parte del film si svolga in Iraq, nessuna scena è stata realmente girata su suolo iracheno: l’interno film è stato girato in California, con l’eccezione di due settimane di riprese in Marocco per cercare di rendere credibili alcuni degli esterni in Iraq.

5 – Il film ripropone una scena realmente accaduta nella quale Chris Kyle centra alla testa un cecchino nemico armato di Lanciarazzi da una distanza di 1920 metri, salvando la vita di molti dei suoi compagni. Si tratta ad oggi di un record ancora imbattuto.

6 – Nonostante il film sia prodotto da Warner Bros, che detiene i diritti dei supereroi DC Comics in netta concorrenza con quelli Marvel, è possibile trovare nel film molti rimandi a The Punisher. Tali rimandi sono presi direttamente dalla autobiografia di Chris Kyle, che insieme al suo plotone aveva stampato il simbolo dell’iconico teschio di Frank Castle sulle corazze, sui fucili e sugli Hummer.

7 – Sul set, Bradley Cooper, sempre più interessato al lavoro dietro la macchina da presa, cercò di carpire il più possibile i “segreti” di Clint Eastwood in virtù di un suo futuro debutto in veste di regista; i due passarono moltissimo tempo a parlare delle basi del mestiere e più avanti Cooper affermò che Eastwood gli fu di grande aiuto oltre che d’ispirazione. Il debutto di Bradley Cooper in veste di regista è poi arrivato con A Star is Born, nel 2018.

8 – Chris Kyle fu assassinato da un proprio commilitone proprio nel periodo della produzione del film, che inizialmente non prevedeva di trattare anche la sua morte, il 2 Febbraio 2013. Venne ucciso da un ragazzo in preda ad un disturbo post-tramutatico da stress che lui stesso aveva accompagnato ad un poligono di tiro nel tentativo di distrarlo dai suoi problemi.

9 – Lo sceneggiatore del film Jason Hall era presente al funerale di Chris Kyle, e ricevette numerose minacce dagli ex commilitoni del soldato nel caso in cui il film in uscita avesse in qualche modo infangato la memoria del loro amico. Uno di loro lo minacciò addirittura di morte, ma pare che alla fine ognuno di loro fu soddisfatto del risultato finale. Anche i familiari e la vedova di Kyle approvarono con commozione la pellicola finale.

10 – I titoli di coda, che seguono al funerale di Kyle, sono muti, non accompagnati da una canzone in sottofondo, differentemente da quanto solitamente accade per qualsiasi pellicola cinematografica.