Shawn Levy, produttore esecutivo e regista di diversi episodi di Stranger Things, ha commentato la sospensione delle riprese della stagione 4, annunciata pochi giorni fa. A quanto afferma, è stato “agrodolce” e “intenso” fermare tutto ora che le cose avevano preso un certo ritmo.
Ecco che cosa ha dichiarato:
Parlavo al telefono con Netflix e contemporaneamente dirigevo e predisponevo scene. Abbiamo condiviso con cast e troupe la notizia che avremmo sospeso la lavorazione per abbondanza di cautela. Nessuno era malato, nessuno mostrava sintomi, ma ci è sembrata la cosa giusta da fare.
La lavorazione era già iniziata da un mese, e la produzione aveva finalmente trovato il ritmo giusto. Questo, per Levy, è stato il problema maggiore:
Quando giri, si crea una sorta di micro-società, una comunità. Sei consapevole del mondo esterno, ma in tutti i miei anni da regista e produttore fatico a trovare un paragone per questa situazione davvero globale.
Levy aggiunge che Netflix non taglierà completamente la paga alla troupe. Partendo dal presupposto che pagare dei lavoratori durante una sospensione non è “sempre la norma in questa industria”, il produttore spiega che Netflix ha scelto di pagare alla troupe l’equivalente di due settimane da 40 ore lavorative:
Sono felice che Netflix voglia fare la cosa giusta per proteggere la salute e il benessere delle persone che fanno questa serie.
Netflix ha fermato la lavorazione di tutte le sue serie e dei film, Stranger Things compresa, a causa della diffusione del coronavirus. Attualmente la durata prevista del blocco è due settimane. L’attore Kristofer Hivju, che stava girando la seconda stagione di The Witcher, è risultato addirittura positivo al tampone e adesso è in auto-isolamento a casa propria in Norvegia. Il set della serie è stato sottoposto a sanificazione.
Fonte: Variety