Il franchise di Star Trek si è ripreso in TV, grazie alle serie Discovery e Picard. Al cinema, invece, vive una situazione di stallo. Un ribaltone netto rispetto a una decina di anni fa, quando J.J. Abrams resuscitò il marchio con un riuscito reboot. Il primo per una saga che, fino a quel momento, aveva sempre vissuto di sequel in continuità. Paramount aveva lanciato il film con una campagna che puntava a svecchiare l’immagine della saga (“Questo non è lo Star Trek di vostro padre” era la frase chiave). Per la prima volta, la saga creata da Gene Roddenberry sceglieva il cinema come base delle operazioni, mettendo la TV in secondo piano.
Le cose sono andate abbastanza bene per qualche anno, ma già il terzo capitolo, Star Trek Beyond, presentava segnali di stanchezza. In pochi anni, la saga della cosiddetta Kelvin Timeline era passata da appuntamento atteso a “ennesimo blockbuster”. Il momento generato dal primo capitolo si era già smorzato.
Ora, Paramount ha ingaggiato Noah Hawley, creatore di Fargo e Legion, per fargli scrivere e probabilmente dirigere un nuovo film. Il regista ha lasciato intendere che non sarà il quarto episodio della Kelvin Timeline. Non stupisce, come non stupisce il fatto che, ora, Simon Pegg, interprete di Scotty, si dica scettico su Star Trek 4.
Parlando con GamesRadar, Pegg ha detto:
Il fatto è che i film di Star Trek non incassano quanto la Marvel. Fanno al massimo 500 milioni di dollari e, dato il livello dei film attuali, costano 200 milioni. Bisogna incassare tre volte tanto per ottenere un profitto. Non mi pare che l’ultimo… Non hanno davvero sfruttato il cinquantesimo anniversario. La dirigenza dell’epoca ha fatto davvero un buco nell’acqua con la promozione.
E ha ammesso anche:
Abbiamo perso slancio. Perdere Anton [Yelchin] è stato un duro colpo per la nostra piccola famiglia, e il nostro entusiasmo potrebbe averne risentito.
È bello che Simon Pegg tiri in ballo Yelchin, morto prematuramente nel 2016, poco prima che uscisse Star Trek Beyond. In effetti è comprensibile che l’evento abbia smorzato l’entusiasmo del resto del cast. Il quarto film avrebbe dovuto vedere l’incontro tra Kirk (Chris Pine) e suo padre (Chris Hemsworth) per mezzo di un viaggio nel tempo, ma poi entrambe le star hanno abbandonato le negoziazioni. Chissà che non intendesse ricongiungere le due realtà parallele di Star Trek. Non lo sapremo mai, perché, anche se Star Trek 4 dovesse essere realizzato, ormai è improbabile che quell’idea venga riconsiderata.