Il rilancio di Hellboy diretto da Neil Marshall è stato uno dei flop più clamorosi dell’annata cinematografica 2019. Il motivo può essere ravvisato in un complicato processo produttivo, caratterizzato da contrasti perenni tra la produzione e il regista. Voci di corridoio relative al malumore presente sul set si sono diffuse a macchia d’olio poco dopo l’arrivo del film nelle sale. Comprese le intemperanze del protagonista David Harbour, spesso svogliato e poco disposto a rigirare le scene più di una volta.
Eppure, secondo l’attore famoso per Stranger Things, le vere cause del flop risiederebbero altrove. Nel corso di una diretta su Instagram, David Harbour ha svelato l’arcano mistero. I colpevoli dell’insuccesso di Hellboy sarebbero i fan dei primi film dedicati al personaggio, diretti da Guillermo Del Toro:
Credo che il film fosse destinato al tracollo ancor prima dell’inizio delle riprese, perché tante persone non volevano che lo realizzassimo. Guillermo Del Toro e Ron Pearlman hanno reso il personaggio iconico, e noi avremmo cercato di reinventarlo. Ma il chiacchiericcio su Internet era del tipo “Non vogliamo che voi lo tocchiate”. Abbiamo comunque girato un film divertente, che ha sicuramente i suoi problemi, ma che riesce ad intrattenere. In tanti non gli hanno nemmeno dato una chance. Legittimo da parte loro, ma adesso credo di avere imparato la lezione.
David Harbour non ha le traveggole quando sostiene che una parte nutrita dei fan delle pellicole di Del Toro non desiderava alcun reboot. La speranza di molti, al contrario, era quella di vedere finalmente l’ultimo capitolo della trilogia originale, con protagonista Ron Pearlman. Tuttavia, appare ingeneroso attribuire al chiacchiericcio su Internet la responsabilità principale per il fallimento di un intero progetto.
In tempi recenti, numerosi film sono stati vittime di presunti tentativi di boicottaggio. Non ultimo, Captain Marvel, che subì una pubblicità fortemente negativa dovuta all’errata interpretazione di alcune dichiarazioni di Brie Larson. Tuttavia, in ultimo, è stata la sala a parlare. Il gradimento del pubblico generalista, quello che si informa poco e che si reca al cinema semplicemente per sentirsi intrattenuto.
Hellboy non è riuscito a raggiungere il bacino d’utenza mainstream. Non ce l’avevano fatta i film di Del Toro, diventati comunque dei piccoli cult, e non ce l’ha fatta neppure il rilancio di Marshall. Le recensioni estremamente negative, di certo, non hanno aiutato. Le dichiarazioni di Harbour possono apparire comprensibili, e sicuramente derivano da una frustrazione covata per molto tempo. Ma non portano acqua al mulino di un progetto già dimenticato. Forse, vanno solo a discapito dell’attore.
Fonte: Joblo.com