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Harvey Weinstein condannato a 23 anni di prigione

Pubblicato il 11 marzo 2020 di Marlen Vazzoler

Oggi Harvey Weinstein è stato condannato a 23 anni di prigione. Il giudice della Corte suprema di New York James Burke ha respinto le richieste dell’ex magnate di Hollywood, accogliendo invece quelle del procuratore capo Joan Illuzzi. L’accusa aveva chiesto al giudice Burke di condannare Weinstein per la pena massima prevista (29 anni), o quasi, per i due capi di accusa.

Nessun membro della sua famiglia era presente alla condanna. Nelle prime due file erano invece sedute le accusatrici che hanno testimoniato nel corso del processo: Jessica Mann, Miriam “Mimi” Haley, Annabella Sciorra, Tarale Wulff, Lauren Young e Dawn Dunning.

Prima della sua condanna, Weinstein – che ha deciso di non testimoniare durante il suo processo – si è rivolto al giudice. Parlando a bassa voce ha detto: “Penso che gli uomini siano confusi su tutto questo. Questa sensazione di migliaia di uomini e donne che stanno perdendo il giusto processo… Sono preoccupato per questo paese.
A tutte le donne che hanno testimoniato, potremmo avere delle verità diverse ma ho un grande rimorso per tutti voi. Ho un grande rimorso per tutte le donne”.

La condanna

Il 24 febbraio Weinstein era stato condannato per aver commesso atti sessuali criminali di primo grado e stupro di terzo grado. Per la prima sentenza è stato condannato a 20 anni di prigione più cinque anni di libertà vigilata. Mentre per la seconda è stato condannato a tre anni di carcere.

Prima di emettere la sentenza, il giudice Burke ha detto a Weinstein che l’uomo verrà formalmente registrato come molestatore sessuale. Inoltre ha deciso che le due sentenze vengano scontate consecutivamente e non simultaneamente.

La difesa

Uno degli avvocati difensori, Donna Rotunno ha definito la sentenza “oscena” nella conferenza stampa tenutasi fuori dal tribunale. Ha spiegato:

“Certo che è troppo duro. È ridicolo. Quel numero è sgradevole. Ci sono assassini che escono dalla corte più velocemente di quanto lo farà Harvey Weinstein.
Quel numero parla della pressione dei movimenti nel pubblico, non parla delle prove emerse nel processo. Non ha parlato alla testimonianza che abbiamo ascoltato. Quel numero non parla di prove, né parla alla giustizia. Cercavamo l’equità e non l’abbiamo ottenuta”.

Rotunno ha aggiunto che la squadra di Weinstein presenterà un appello probabilmente a luglio. Non sanno ancora quando potrebbe essere chiamato in giudizio per le quattro accuse che deve affrontare nella contea di Los Angeles.

Salute

Dopo la condanna del 24, Weinstein ha sofferto di pressione alta e palpitazioni cardiache. L’uomo ha in seguito trascorso 10 giorni in ospedale, dove è stato sottoposto a un’operazione al cuore.

Un altro degli avvocati di Weinstein, Arthur Aidala ha detto che il suo cliente probabilmente trascorrerà il suo tempo presso la Facoltà di Correzione Fishkill di New York, che ha un ospedale.

Reazioni

Time’s Up Foundation

Tina Tchen, presidente e CEO della Time’s Up Foundation, ha dichiarato:

“Innanzitutto, siamo grate per il coraggio e la forza di Mimi Haleyi, Jessica Mann, Annabella Sciorra, Dawn Dunning, Tarale Wulff e Lauren Young, che hanno coraggiosamente testimoniato in tribunale e restiamo solidali con le oltre 100 sopravvissute che hanno subito abusi, molestie e stupri per mano di Harvey Weinstein.
Il trauma delle aggressioni e delle molestie sessuali dura per tutta la vita – possiamo solo sperare che la sentenza odierna porti tutti le sopravvissute di Harvey Weinstein un po’ di pace.

Speriamo anche che queste donne siano orgogliose di conoscere l’impatto che hanno avuto sulla nostra cultura in generale. Sia ispirando un maggior numero di sopravvissute a farsi avanti e a chiedere aiuto, cambiando il modo in cui il sistema giudiziario risponde alla violenza sessuale, o guidando i consigli di amministrazione a ritenere gli amministratori delegati maggiormente responsabili per la cultura tossica sul luogo di lavoro, il cambiamento sociale catalizzato da queste sopravvissute è stato a dir poco trasformativo.”

The Silence Breakers

The Silence Breakers – il gruppo di 24 accusatrici di Weinstein che include Ashley Judd, Lauren Sivan, Rosanna Arquette e Rose McGowan – ha dichiarato:

“L’eredità di Harvey Weinstein rimarrà per sempre che è uno stupratore condannato. Andrà in prigione – ma nessuna quantità di tempo in prigione riparerà le vite che ha rovinato, le carriere che ha distrutto o il danno che ha causato”.

Ecco alcuni commenti che le donne hanno condiviso su Twitter:

Fonti Deadline, Deadline, Variety, THR