Anche questa sera, appuntamento con il Mondo Magico di J.K. Rowling su Italia 1, per la rassegna della saga avuta inizio lo scorso 16 marzo e che continua, stasera, con Harry Potter e l’Ordine della Fenice, naturalmente in prima serata.
Quinto film della saga, naturalmente tratto dall’omonimo romanzo, come tutti gli altri film porta con sé una ventata di novità, sia a livello produttivo che di personaggi.
Si tratta dell’unico film, tra gli otto della serie, a non essere sceneggiato da Steve Kloves, impegnato altrove; è altresì il primo a essere diretto da David Yates, che firmerà anche i restanti tre, più quelli relativi al prequel / spin off Animali Fantastici.
È il primo episodio in cui compare un personaggio molto amato, Luna Lovegood, e la trama lascia chiaramente intendere che l’epopea del maghetto occhialuto aveva definitivamente preso un corso sempre più drammatico, denso di rinunce e lutti che andranno via via intensificandosi.
Giunti al quinto anno, Harry e i suoi amici Ron ed Hermione vengono a scoprire dell’esistenza del mitico Ordine della Fenice, task force di coraggiosi maghi che, ai tempi della Prima Guerra Magica inglese, combatterono Lord Voldemort: tra i membri dell’Ordine, naturalmente, vi erano Albus Silente, i genitori di Harry e il suo padrino, Sirius Black. Ora che, a dispetto di quanto dice il Ministero, il ritorno del Signore Oscuro è definitivo, l’Ordine sta per essere riformato con un reimpasto di attivisti, di cui Harry vuole, naturalmente, far parte. Ma la vita quotidiana, fatta di un anno scolastico alle porte particolarmente impegnativo, chiederà il suo tributo: il nuovo Insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, l’infida e leziosa Dolores Umbridge, porterà gli studenti della scuola di Hogwarts, Harry in primis, sull’orlo di una crisi di nervi…
La cosa forse più straordinaria di questa pellicola è proprio il fatto che, nonostante la parte finale (e importante della trama ai fini dell’universo narrativo) sia stata riportata su schermo abbastanza fedelmente, con una imponente battaglia al Ministero della Magia e delle scene madri piuttosto interessanti. Tuttavia, quel che rimane maggiormente impresso nella mente dello spettatore è un elemento assai caratteristico ma, per certi versi, fine a se stesso, ovvero l’ingombrante presenza della Umbridge.
Magistralmente interpretata da Imelda Staunton, Dolores Umbridge è, con ogni probabilità, il personaggio più detestabile uscito dalla penna della Rowling: arrogante, supponente, meschino, arrivista, falso eppure convinto della bontà delle sue posizioni. Non ha il carisma di altri villain come Bellatrix Lestrange o Lucius Malfoy, non ha ramificazioni buffe o divertenti che possono andare oltre la sua insopportabilità, come Rita Skeeter. È stata creata per essere odiata, potremmo dire.
La stessa Rowling l’ha spiegato in più di un’occasione, di essersi vagamente ispirata a una sua vecchia e dispotica insegnante per cui aveva un’antipatia a pelle, di cui ha preso i tratti più antipatici per poi esacerbarli, a partire dalla leziosità dei suoi modi, del suo abbigliamento e delle cose di cui si circondava, dolcissime, fanciullesche, in netto contrasto con quell’indole arcigna e meschina. Il lavoro portato avanti dalla Staunton, da questo punto di vista, è straordinario e rende il film meritevole di visione già solo per come, con (in)naturale dolcezza, infierisce con punizioni corporali sugli studenti, pur di portare avanti la sua idea di ordine e perfezione aprioristica.