—–ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER—–
A partire da oggi, Sky trasmetterà in risposta alla quarantena le 8 stagioni di Game of Thrones su un canale dedicato: dal 26 Marzo al 2 Aprile quindi, una stagione al giorno per 8 giorni di maratona con i 73 episodi della serie più seguita e premiata (nonostante il notevole calo qualitativo subito dalla trama nell’ultima stagione) di sempre. L’appuntamento con gli appassionati è quindi sul canale Sky Atlantic: Il Trono di Spade per un rewatch o, perché no, per scoprire per la prima volta una pietra miliare della storia della televisione.
Per tutti coloro che decideranno di vedere Game of Thrones per la seconda volta (ammettetelo: qualcuno è già andato ben oltre la seconda visione…), ecco una serie di particolari interessantissimi da notare ad una seconda visione, alcuni dei quali portano a considerazioni nuove ed in alcuni casi inaspettate!
Sappiamo oggi che i veri genitori di Jon Snow sono Rhaegar Targaryen, fratello maggiore di Daenerys, e Lyanna Stark, sorella di Ned Stark. Ned ha mentito per tutta la vita a chiunque riguardo i veri natali di Jon, fingendo che fosse un figlio avuto durante la guerra da una donna sconosciuta.
E’ interessante notare che Ned non rivelò mai la verità neanche alla sua amata Catelyn, che in tutta risposta sviluppò una forte antipatia (forse addirittura un odio?) per quel figlio bastardo che rappresentava per lei la prova dell’infedeltà di suo marito. Un marito che invece non le era mai stato infedele, e che a scapito della propria reputazione aveva deciso di mantenere la promessa fatta in punto di morte alla sorella Lyanna.
Ancora più triste è il fatto che Catelyn morirà senza conoscere mai la verità (forse diversamente da ciò che accadrà nei libri, dove il personaggio è stato riportato in vita grazie al potere del Signore della Luce).
Nei primi episodi della serie, notiamo che Daenerys mostra già una notevole resistenza al calore (che diverrà palese in seguito, quando gettandosi nella pira funeraria di Khal Drogo uscirà indenne dal fuoco in compagni di 3 piccoli draghi). In particolare, da notare la scena di un bagno caldo che vede Daenerys entrare nell’acqua bollente nonostante le sue servitrici la mettessero in guardia dalla temperatura.
La morte di Jon Arryn, così importante per l’intera saga, passa praticamente inosservata ad una prima visione: il personaggio è già deceduto all’inizio della storia, si crede per mano dei Lannister. Sua moglie Lisa Arryn infatti avverte la sorella Catelyn dei suoi sospetti con una lettera, dando inizio alla faida fra Lannister e Stark.
E’ infatti a causa della lettera di Lisa, altro evento che ad una prima visione non riusciamo ad associare ad un personaggio e che quindi si perde nel prosieguo della storia, che Ned decide di accettare di diventare Primo Cavaliere in vece del defunto Jon Arryn per indagare sulla morte di quest’ultimo.
Ma c’è di più: scopriremo più avanti che è stata proprio Lisa, spinta da Ditocorto, ad uccidere il marito Jon. Tutta la sequela di intrighi che copre le prime stagioni va quindi rivista alla luce del fatto che, sebbene Stark e Lannister ci venissero presentati contrapposti quasi come “buoni” e “cattivi”, entrambe le casate sono in realtà vittime “innocenti” (più o meno) delle macchinazioni di Ditocorto.
Ovviamente riguarderemo con un occhio diverso le Nozze Rosse ad una seconda visione, durante le quali perdono la vita due dei principali protagonisti della vicenda, Robb Stark e sua madre Catelyn. E’ interessante notare in questo caso due particolari: Edmure Tully, il fratello di Catelyn che sostituisce Robb nel matrimonio con una delle figlie di Walder Frey, viene portato via dalla sala con un pretesto per essere tenuto prigioniero, mentre suo zio Brynden Tully, il Pesce Nero, sfuggirà alla carneficina solo per caso per poi ricomparire più avanti nella serie.
Forse il particolare più interessante ed importante da notare ad una seconda visione: sappiamo oggi che sono stati Olenna Tyrell e Ditocorto (di nuovo lui!) ad assassinare re Jeoffrey durante il suo matrimonio con Margaery Tyrell, ma riguardando il secondo episodio della quarta stagione è possibile rendersi chiaramente conto anche delle modalità che nella pratica hanno portato alla sua morte. Donando una collana a Sansa, Ditocorto introduce segretamente del veleno al banchetto di nozze; Olenna, osservando la collana della ragazza, ne stacca una delle pietre preziose che la adornavano, contenente proprio il veleno che verserà quindi nel bicchiere di Joeffrey.
Osservando attentamente, è possibile rendersi conto del momento esatto in cui la famigerata collana “perde” una delle sue pietre.
Non tutti lo ricordano, ma lo stesso personaggio che inflisse l’ultima coltellata a Jon Snow (prima della sua resurezione) è lo stesso che uccise in precedenza Igritte con una freccia. Il giovane Ollie viene preso da Jon Snow sotto la sua ala protettiva, ed è interessante notare l’evoluzione delle motivazioni di questo personaggio che ad una prima visione in molti hanno sottovalutato.
Il ritorno di Lancel Lannister fra le fila dei Credo Militante nella quinta stagione (non vedevamo più il giovane dal termine della seconda stagione) ha portato molti fan di Game of Thrones a dover “googlare” il personaggio, dimenticato fra il mare di nomi, situazioni, colpi di scena avvenuti nel frattempo. Ad una seconda visione invece Lancel assume molto più spessore: egli assiste alle (ed è complice delle) peggiori nefandezze di Cersei, dal piano che porta alla morte di Robert Baratheon al duplice incesto, e saranno proprio le sue informazioni che daranno all’Alto Passero il potere di imprigionare la Regina Reggente.
Jaime Lannister ci viene presentato subito come un personaggio negativo, per poi percorrere un cammino di redenzione che lo porterà a diventare uno dei personaggi più amati della saga. In particolare, ad una seconda visione sapremo fin da subito che la sua fama di perfido “sterminatore di re” è ingiusta, poiché la morte di re Aerys Targaryen per sua mano portò invece a salvare innumerevoli vite.
E’ possibile capire fin dall’inizio da alcuni particolari quale sarà l’evoluzione finale di Daenerys. Sicuramente sul finale la caratterizzazione della Madre dei Draghi è stata spinta con fin troppa velocità ed una scrittura frettolosa, ma risulta chiaro che la vena “infuocata” tipicamente Targaryen sboccia nella ragazza ed entra a far parte del suo essere almeno fin dai tempi della conquista di Mereen. Le scelte avventate e crudeli di Daenerys (come la decisione di ripagare i padroni che avevano crocifisso gli schiavi con la loro stessa moneta, o quella di bruciare vivi il padre ed il fratello di Sam) acquistano un nuovo peso ora che la riconosciamo come uno dei villain finali della vicenda.