Adesso che ha trionfalmente messo piede nel mondo dei mostri della Universal grazie a L’uomo invisibile – il film di Leigh Whannell è costato sette milioni di dollari e ne ha incassati ventotto nel solo primo weekend al botteghino USA – Jason Blum ha tutte le intenzioni di restarci. E proliferare.
Il patron della Blumhouse ha dichiarato ufficialmente che vorrebbe realizzare una nuova versione cinematografica del Frankenstein, la creatura letteraria del genio di Mary Shelley. A quanto pare avrebbe già messo gli autori della Blumhouse a lavoro su una possibile idea di remake, sulla falsariga proprio de L’uomo invisibile. Che significa? A quanto pare Blum considera l’approccio del film di Whannell molto efficace rispetto all’icona del personaggio perché dritto al punto. Un nuovo Frankenstein dunque dovrebbe essere diretto, veloce e in linea con i tempi.
A questo punto la palla passa alla Universal, che a nostro avviso non dovrebbe lasciarsi scappare l’opportunità di collaborare con la Blumhouse. Cosa ha da perdere in fondo la major? Il metodo di produzione di Jason Blum è da sempre quello efficacissimo di mantenere molto bassi i budget dei suoi film (raramente arrivano a 10 milioni di dollari) per ottenere incassi più che discreti, in qualche caso addirittura trionfali. Pensiamo ad alcuni episodi di Paranormal Activity, Split, Scappa – Get Out, l’ultimo Halloween, tutti capaci di superare ampiamente i 100 milioni di dollari d’incasso soltanto sul mercato americano. Perché allora non tentare anche con Frankenstein? Il successo appare assicurato, restano da vedere soltanto le proporzioni…
Fonte: Comicbook.com
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