Le riprese dei seguiti di Avatar in corso in Nuova Zelanda sono state rimandate indefinitamente a causa della preoccupazione per il coronavirus (covid-19).
Un membro della troupe neozelandese ha detto al New Zealand Herald, in via anonima perché ha firmato un accordo di riservatezza per la produzione di Avatar, di aver ricevuto oggi un e-mail. La lettera annuncia la posticipazione a tempo indefinito della produzione.
“Oggi abbiamo ricevuto un’e-mail su quello che sta dicendo, ma non abbiamo ancora nessuna conferma.
Ci hanno appena inviato qualcosa dicendo che potrebbero esserci problemi in futuro. Ma niente di concreto. Questo è dalla produzione. Penso che possiamo dire tranquillamente che ci saranno molte persone in cerca di lavoro per un po'”.
Per quanto riguarda il blocco di riprese programmato ad aprile a Wellington con James Cameron, il membro della troupe ha detto:
“Al momento non è ancora deciso. Lo scopriremo nei prossimi due giorni via e-mail. Non sono ancora in stato di panico, ma sono sicuro che si troverà una soluzione.
La produzione ci supporta molto. Non siamo licenziati, siamo in attesa, quindi sono ancora impegnati a riprendere qui per quanto ne so.”
La notizia è stata confermata dal produttore dei quattro sequel di Avatar, Jon Landau. Cinque membri neozelandese impegnati nella produzione allo Stone Street Studios di Wellington hanno confermato che da oggi il progetto è stato sospeso indefinitamente.
Quando è fatto notare a Landau che la troupe di Wellington non sa quando tornerà a lavorare, il produttore ha ammesso:
“Penso che sia l’onesta verità. Non posso darvi una risposta.
Se vi dicessi che sapremo qualcosa tra due settimane mentirei. Potrei non sbagliarmi: anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno. Ma mentirei perché non lo so.”
Il team esecutivo della produzione, che ammonta a $1 miliardo, rimarrà a Los Angeles dopo aver annullato un volo programmato per Wellington per questo venerdì. Ha continuato Landau:
“L’abbiamo posticipato. Avevamo intenzione di venire venerdì sera con un gruppo di persone e di ricominciare a lavorare e abbiamo preso la decisione di fermarci e di continuare a lavorare qui [a Los Angeles], e di venire un po’ più tardi di quando abbiamo programmato.
Siamo nel mezzo di una crisi globale e non si tratta solo dell’industria cinematografica. Penso che tutti debbano fare adesso tutto quello che possono, come diciamo qui, per appiattire la curva del [coronavirus]”.
Ogni giorno verrà valutato il ritardo di produzione perché la situazione cambia rapidamente:
“Cerchiamo di monitorare tutto questo, dando un’occhiata alla situazione e pensando a quello che è nel migliore interesse per la nostra troupe. La chiamo la nostra famiglia di Avatar. Questo è davvero fondamentale per noi, al di sopra di tutto”
Infine Landau ha detto alla luce del ritardo, che la priorità è di ottenere quanti più “minuti” possibili alla Weta Digital per continuare a lavorare sugli effetti digitali per il film. La compagnia di Peter Jackson con sede a Wellington sta completando tutti gli effetti digitali dei sequel.
Fonte New Zealand Herald