Dopo Tommaso e Pasolini, Abel Ferrara è tornato a dirigere Willem Dafoe in Siberia che verrà presentato domani in anteprima alla Berlinale.
Se in Tommaso il regista esplorava il modo in cui il desiderio si manifesta nelle famiglie, recita la descrizione del film, in Siberia l’ego maschile abbandona ogni parvenza di vita quotidiana in un tumultuoso montaggio. Per esporre e scoprire se stesso.
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La sinossi:
Clint è un uomo ferito che si è ritirato in una remota capanna di montagna dove spera di trovare serenità. Gestisce un caffè modesto visitato dal raro viaggiatore o dal nativo della regione.
Ma anche nel suo relativo isolamento non riesce a trovare pace né fuggire. In una fatidica serata, per confrontarsi con sé stesso, inizia un viaggio in una slitta trainata dai cani verso il mondo che una volta conosceva. Viaggia attraverso sogni, la memoria e l’immaginazione nel tentativo di trovare la sua vera natura.
La pellicola verrà distribuito nei cinema tedeschi dal 19 marzo.