A seguito del teaser dello scorso 14 Febbraio rilasciato da Netflix, il fandom di Stranger Things è in fermento: al termine della scorsa stagione (la terza) avevamo dato l’ultimo addio allo sceriffo Hopper (David Harbour), convinti – ma neanche troppo in realtà – che i suoi giorni sullo schermo fossero terminati.
Il breve teaser, pur non svelando la data di arrivo della quarta stagione, riporta invece sulle scene Hopper, rasato e deperito, probabilmente prigioniero in un campo di lavoro in Russia.
In seguito alla rivelazione riguardante la sua mancata morte, è tornata in auge una teoria che fin dagli esordi della serie ha divertito il web, mai presa troppo sul serio: quella per cui Stranger Things farebbe parte del Marvel Cinematic Universe. In seguito all’allontanamento fra Netflix ed il MCU, testimone la cancellazione di tutte le serie legate all’universo unito della Marvel, sembra difficile che i due franchise possano davvero rivelarsi legati in un futuro colpo di scena; nonostante ciò, alcune coincidenze sono davvero interessanti da esplorare: ecco di seguito tutti i punti a favore della teoria!
Il collegamento più lampante fra Stranger Things ed il Marvel Cinematic Universe è dato da David Harbour, interprete di Hopper e, presto, di Red Guardian nel film in arrivo Black Widow, che racconterà le avventure in solitaria di Natasha Romanoff (ambientate poco prima della morte in Avengers: Endgame del personaggio interpretato da Scarlett Johansson).
Secondo la teoria in questione, gli eventi della stagione 4 di Stranger Things culmineranno nella “trasformazione” di Hopper in Alexei Lebedev, ovvero il supereroe russo Red Guardian. Hopper avrebbe quindi acquisito dei superpoteri e sarebbe rimasto in Russia per vivere un nuovo capitolo della sua vita, incrociando la sua strada con Natasha e gli altri personaggi che abbiamo conosciuto nei trailer di Black Widow.
Nella pellicola infatti, viene sottointeso come in epoca attuale Red Guardian sia ormai un ex-supereroe fuori dal giro, quello stesso giro nel quale sarebbe entrato sul finire degli anni ’80 dopo le esperienze con il Mind Flayer, il Sottosopra e chissà ancora cos’altro.
Fra le possibili cause dietro i poteri di Hopper-Red Guardian potrebbero celarsi, proprio come per uno degli alter ego del supereroe a fumetti (anche se nei comics non si tratta di Alexei), le radiazioni conseguenti al disastro di Chernobyl: secondo alcuni non è affatto un caso che la nuova stagione di Stranger Things sia ambientata nel 1986, proprio l’anno in cui avvenne il tristemente celebre incidente. In effetti, anche molti dei fan che non credono nella teoria legata al MCU sono certi che l’evento in questione sarà affrontato dallo show in qualche modo.
Il nome che avrebbe scelto Hopper per la sua nuova identità russa non sarebbe casuale: secondo i fautori della teoria, l’ex sceriffo avrebbe optato per la sua nuova carriera da supereroe il nome di Alexei in onore dello scienziato con cui condivise alcune avventure insieme a Joyce (Winona Rayder) ad Hawkins, come visto nella scorsa stagione.
Alla base della teoria, troviamo un tweet pubblicato dai Russo Brothers, deus ex machina del MCU e registi fra gli altri di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, sul loro account twitter ufficiale. Come evidenziato dall’immagine poco sopra, pare che i Russo paventino una collaborazione in arrivo di qualche tipo con i Duffer Brothers, creatori di Stranger Things: che possa davvero trattarsi di una fusione dei due universi? Ad oggi, non sappiamo ancora nulla della reale portata di quel tweet sospetto…
Alcuni fan hanno evidenziato come, in una serie come Stranger Things, piena di riferimenti agli anni ’80 ed alla cultura pop, nerd e geek di quegli anni, sia molto strano non aver mai avuto sentore della presenza degli Avengers fumettistici. Dai fumetti al merchandising, dai poster alle magliette, nulla chiama in causa i fumetti Marvel, o almeno quelli ripresi dai Marvel Studios per il MCU (pare che un lieve riferimento agli X-Men, al tempo appannaggio di casa Fox, fosse presente nella prima stagione).
L’assenza degli Avengers sarebbe così spiegata: i supereroi Marvel nell’universo di Stranger Things (ovvero il MCU) sarebbero reali, e destinati ad arrivare (o almeno, a palesarsi alle masse) solamente molto più tardi, a cominciare con Iron Man.
La storia di Undici e quella di Killgrave presentano molti punti in comune: entrambi sono stati sottoposti a degli esperimenti, esattamente nello stesso periodo (Killgrave nella serie Jessica Jones racconta di ricordare la prima “esplosione” dei suoi poteri, datata 1985), ed entrambi hanno sviluppato misteriosi poteri mentali. Secondo la teoria, Killgrave sarebbe addirittura uno dei “fratelli” putativi di Undici, proprio come Kali. Forse anche a lui era stato assegnato un numero?
Infine, l’ultimo oscuro riferimento arriva direttamente dalla rivelazione del titolo del primo episodio della quarta stagione, ovvero The Hellfire Club. Il Club Infernale (questa la traduzione) è una delle organizzazioni segrete più famose dei fumetti Marvel: ne fanno parte principalmente mutanti malvagi che mirano al controllo economico e sociale degli Stati Uniti (Emma Frost è stata una dei suoi membri più famosi). Il riferimento ai fumetti Marvel in questo caso è quasi palese; scopriremo solamente durante la visione se si tratterà semplicemente di un omaggio o di qualcosa in più.