Star Wars: l’Ascesa di Skywalker ha superato il miliardo di dollari al box office, rivelandosi un successo di cui la Lucasfilm può essere fiera. Tuttavia, nonostante le percentuali presenti sui siti di votazione on-line inducano all’ottimismo, sembra regnare un certo malcontento in Rete. Un malcontento nato da alcune ellissi narrative presenti nel film, che ha preferito sorvolare su passaggi di trama ritenuti fondamentali da buona parte del fandom.
A restare senza risposta, in particolare, sono le domande relative al sorprendente ritorno di Palpatine, dato per morto nel finale de Il Ritorno dello Jedi. Il film di J.J. Abrams si limita ad avanzare timide ipotesi, senza mai entrare nel dettaglio di quello che è un evento estremamente significativo nella mitologia della saga. In molti sostengono che il mistero verrà svelato in romanzi e fumetti dedicati. Proprio su questo fronte, arrivano succosi dettagli.
Il Visual Dictionary di Star Wars: l’Ascesa di Skywalker contiene infatti riferimenti precisi alla resurrezione di Palpatine, riferimenti che sono da considerare canonici fino a prova contraria. La trattazione non è particolarmente approfondita, ma mette a tacere varie teorie diffuse in siti dedicati, alimentandone invece di nuove:
Secondo il libro, Darth Sidious è stato portato su Exegol dai suoi seguaci incappucciati, denominati Sith Eternals. Questi personaggi misteriosi non sono mai stati nominati nel film, ma sono chiaramente visibili come spettatori della battaglia finale tra Rey e suo nonno. Si presume che siano dei seguaci dei Sith, e alleati di Palpatine. Dopo la sconfitta di Sidious ne Il Ritorno dello Jedi, lo hanno condotto su Exegol, e grazie all’utilizzo di “tecnologia e scienze occulte” sono riusciti a riportarlo in vita.
Si tratta di una spiegazione soddisfacente? Secondo il parere di chi vi scrive, non proprio. Si tratta di una risposta vaga che crea solo altre domande. Domande che potrebbero essere affrontate in ulteriori prodotti dell’Universo Espanso canonico, nell’ambito di un’operazione trans-mediale su cui la Lucasfilm sta puntando fin dai tempi della comparsa di Darth Maul in Solo – A Star Wars Story. I film diventano dunque la punta di un iceberg molto più complesso e composito, e che richiede un grande investimento di tempo e di energie per essere compreso appieno.
Soltanto il tempo potrà dirci se la strategia si rivelerà efficace. Attualmente gli incassi degli Episodi principali restano solidi, e la serie The Mandalorian è stata accolta positivamente oltreoceano. Ci troviamo allora dinanzi alle porte di una nuova era, laddove i lungometraggi diventeranno solo tessere di un puzzle incomprensibile senza una visione d’insieme? Per alcuni è uno scenario entusiasmante, che ripaga fedeltà e coinvolgimento. Per altri, è uno scenario da incubo, che nega l’importanza del medium originario di Star Wars.
Forse nemmeno i Sith Eternals, con le loro tecnologie e scienze occulte, riuscirebbero a prevedere il futuro che ci aspetta.