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Dopo Color Out of Space, Richard Stanley prepara una trilogia da Lovecraft

Pubblicato il 23 gennaio 2020 di Marco Triolo

A 24 anni dal fallimento de L’isola perduta, esperienza che lo traumatizzò e lo spinse a fuggire sulle montagne francesi, a Montségur, Richard Stanley ha ritrovato finalmente il posto che gli spetta nel mondo dell’horror con Color Out of Space. L’adattamento di H.P. Lovecraft, interpretato da Nicolas Cage e prodotto dalla SpectreVision di Elijah Wood, Daniel Noah e Josh C. Waller, debutterà in USA questo weekend. Ma non sarà l’ultima escursione di Stanley nel mondo dello scrittore di Providence. Stanley intende realizzare una trilogia sui Grandi Antichi di Lovecraft, a cominciare da The Dunwich Horror. Non si tratterà solamente di una trilogia tematica: Stanley intende creare il suo piccolo “Lovecraft Universe”.

In un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, il regista rivela infatti che in The Dunwich Horror rivedremo un personaggio di Color Out of Space (evitiamo di dire quale per non fare spoiler su chi sopravviverà, ma The Hollywood Reporter lo dice). Dunque i film saranno legati. Ecco cosa rivela Stanley del progetto:

L’adattamento de L’orrore di Dunwich a cui sto lavorando adesso probabilmente sarà ambientato sette anni dopo gli eventi di Color Out of Space. O in qualche versione futura della città lovecraftiana di Arkham, dove continuerò a esplorare il concetto del ritorno degli Antichi sulla Terra. Credo che questi film si concluderanno con una battaglia tra l’umanità e gli Antichi.

Riguardo al film seguente, il regista non si sbilancia:

Non posso rivelare la natura del terzo film, purtroppo. Tutti i lavori di Lovecraft sono di pubblico dominio, perciò nei prossimi anni chiunque potrebbe inventarsi di girare il suo Richiamo di Cthulhu. Mi incuriosisce vedere cosa ci porteranno i prossimi due o tre anni, con Lovecraft Country di Jordan Peele e altri progetti in arrivo. Mi sembra chiaro che è arrivato il tempo di Lovecraft.

Le riprese di The Dunwich Horror inizieranno presto:

Spero di iniziare quest’autunno. Attualmente sto scrivendo la sceneggiatura di The Dunwich Horror, e sta andando estremamente bene. Addirittura è come se si scrivesse da sola. C’è qualcosa nell’attuale zeitgeist, o nel mondo di oggi, che è molto favorevole a H.P. Lovecraft. Non so perché cento anni dopo la sua morte l’opera di Lovecraft sia diventata così rilevante, ma io sto cavalcando l’onda. Spero che il prossimo capitolo nella nostra trilogia di Lovecraft sia pronto per il 2021.

Ritorno all’Isola Perduta

Nonostante l’esperienza disastrosa sul set de L’isola perduta, Richard Stanley progetta anche di tornare al testo di H.G. Wells (L’isola del Dottor Moreau) per realizzarne una serie televisiva. Il progetto nasce in realtà da un fumetto che Stanley dovrebbe scrivere per l’editore francese Les Humanoïdes Associés. Spiega il regista:

Questa versione del progetto racconta gli eventi successivi alla storia di H.G. Wells. Quindi conterrebbe la storia originale, ma tornerebbe anche indietro nel tempo per mostrarci le origini dell’isola, e come il giovane Dottor Moreau abbia avuto per la prima volta la folle idea degli animali umanizzati. Vedremo la progressione, o evoluzione, dell’isola, fino al punto in cui inizia la storia di H.G. Wells. Poi però vorrei andare oltre quella storia per scoprire cosa sia accaduto agli uomini-bestia dopo la morte di Moreau.

Un nuovo Disaster Artist

Infine, Richard Stanley parla del film sulla lavorazione de L’isola perduta che dovrebbe essere realizzato da James e Dave Franco sulla falsariga di The Disaster Artist. Gli stessi eventi sono stati raccontati nel documentario Lost Soul: The Doomed Journey of Richard Stanley’s Island of Dr. Moreau. Ma Stanley giura di aver confessato ai fratelli Franco cose che nemmeno l’autore del documentario, David Gregory, sapeva:

Intendono realizzare una versione commedia leggera delle riprese del film originale, nella vena di The Disaster Artist. Non ho nulla a che vedere con quel film, personalmente, a parte essere accreditato come consulente e ricevere una piccola paga per non fare causa a nessuno […]. Ai Franco ho fornito il resoconto completo e inedito della lavorazione del film. La mia completa confessione, che nemmeno Lost Soul comprendeva per intero.