Pee-wee Herman, alias Paul Reubens, sta cercando di realizzare da tempo immemore un film dai toni più cupi delle sue normali produzioni, intitolato The Pee-wee Herman Story. Un progetto nato alla fine degli anni ’90 che, ora, ha forse trovato finalmente un regista. Anzi due: Reubens ha presentato il progetto ai fratelli Benny e Josh Safdie, autori di Diamanti grezzi e Good Time. A quanto afferma la star, i Safdie stanno considerando la cosa.
Reubens si sta godendo una sorta di seconda occasione, in questi ultimi anni. Nel 2016 è apparso nel film Netflix Pee-wee’s Big Holiday. Nei due anni precedenti aveva preso parte alla serie The Blacklist. In seguito è apparso in Gotham, Mosaic e, di recente, in Legends of Tomorrow. Ma questo progetto potrebbe significare per lui un ritorno al cinema in un ruolo decisamente più complesso e drammatico.
Un ritorno che, probabilmente, sogna sin da quando, nel 1991, venne arrestato per atti osceni in un cinema a luci rosse della Florida. Un fatto che gli distrusse una carriera che, fino a quel momento, stava andando a gonfie vele. Anche grazie al lancio cinematografico di Pee-wee’s Big Adventure, esordio alla regia di Tim Burton.
The Pee-wee Herman Story è, però, un progetto diverso da quelli a cui normalmente associamo il nome di Pee-wee. In esso, come spiega lo stesso Reubens, Pee-wee sfonda come cantante jodel, si trasferisce a Hollywood dove diventa una star del cinema, e poi sviluppa una forte dipendenza da alcol e pillole. Stando all’autore, è “un film sulla fama”.
Reubens sta portando il progetto in giro per Hollywood, ma Judd Apatow e Netflix hanno già passato la mano. In giro c’è scetticismo circa il potenziale del progetto, che richiederebbe una spesa di 1,5 milioni di dollari solo per gli effetti di ringiovanimento del protagonista. Stando a The Hollywood Reporter, Reubens avrebbe ricevuto da un fan del Regno Unito un’offerta di 10 milioni di dollari per il budget. Ma per ora non c’è conferma.