Che Netflix avesse accolto con timore l’arrivo di nuove realtà come Disney+ e Apple TV+ non era certo un mistero. Si trattava del resto di avversari particolarmente temibili (soprattutto la piattaforma streaming della Casa di Topolino) nell’ambito della cosiddetta “guerra dello streaming”.
Ciononostante la società di Los Gatos è riuscita a segnare un dato positivo nell’ultimo trimestre nel 2019.
Secondo i dati diffusi, Netflix ha aggiunto 8.76 milioni di utenti paganti in tutto il mondo. Al momento gli utenti complessivi sono 167.1 milioni (una crescita del 20% rispetto a un anno fa).
Sono cresciuti anche i ricavi, con circa 5.5 miliardi di dollari raccolti nell’ultimo trimestre contro i 4.2 miliardi del 2018.
Sebbene il dato sia stato positivo e in grado addirittura di superare le cifre degli analisti, va sottolineato che negli Stati Uniti l’aumento è stato di 420mila, decisamente meno rispetto ai 600mila che erano stati preventivati.
Da questo punto di vista risulta evidente l’impatto della “concorrenza” e sarà molto interessante vedere i dati del primo trimestre del 2020, quando Disney+ debutterà nel resto del mondo e in America si affacceranno nuove realtà come HBO Max e Peacock.
Come dichiarato da Reed Hastings, presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato di Netflix:
Il lancio di questi nuovi servizi non fa altro che confermare il passaggio dall’intrattenimento lineare allo streaming. Siamo stati i primi a credere nello streaming e continueremo a costruire su queste solide basi, proprio come abbiamo fatto negli ultimi 22 anni: sodisfando i nostri clienti. Siamo convinti che proseguendo su questa strada, Netflix continuerà a prosperare. Nonostante grandi debutti come Disney+ e Apple TV+, il numero di clienti è aumentato anche nell’ultimo trimestre del 2019 sia negli Stati uniti che nel resto del mondo.
Alla luce dei dati diffusi, risulta interessante scoprire anche quali sono stati i contenuti della piattaforma che hanno riscosso il maggiore successo.
Fortissimo The Witcher: 76 milioni di account hanno visto la serie Netflix ispirata all’omonima saga fantasy di Andrzej Sapkowski nel primo mese a partire dal debutto.
Ma c’è il “trucco”.
Sì, perché Netflix ha cambiato il suo metodo di analisi e raccolta dati. Se prima la piattaforma contava chi aveva visto almeno il 70% di un prodotto (film o episodio di serie tv) ora conta chi ha visto almeno due minuti di un determinato contenuto, incluso l’autoplay.
Un metodo di raccolta dati che avvicina Netflix ad altre realtà come YouTube, insomma, spiegato ulteriormente in una lettera mandata agli azionisti:
Abbiamo lavorato molto per trovare un metodo valido per stabilire la popolarità dei nostri contenuti. La durata dei nostri contenuti è variabile, dai cortometraggi ai film. Siamo del parere che ha poco senso, quindi, riportare i dati di visualizzazione basati su account che guardano il 70% di un episodio o di un film. Ora preferiamo comunicare il numero di account che hanno scelto un determinato titolo e due minuti sono abbastanza per stabilire che quella scelta è stata intenzionale.
A seguire altri dati rivelati da Netflix: