Tragedia nel mondo del basket e dello sport. Kobe Bryant, ex stella dei Los Angeles Lakers, è morto oggi in un incidente d’elicottero a Calabasas.
Secondo quanto riportato da Tmz, Bryant si trovava a bordo del suo elicottero privato, con lui altre sette persone, oltre al pilota. Una volta precipitato il velivolo avrebbe preso fuoco. Inutili i soccorsi, tutte le persone a bordo sarebbero morte. La moglie di Kobe Bryant, Vanessa, non risulta tra le vittime ma è stato confermato che a bordo dell’elicottero c’era anche la giovane figlia di Bryant, Gianna, di soli 13 anni.
Le cause dell’incidente sono ancora sotto investigazione da parte della polizia a Los Angeles
Nato nel 1978 a Filadelfia, negli Stati Uniti, Kobe Bryant era cresciuto in Italia. Il padre Joe Bryant, anche lui giocatore di basket, aveva infatti militato in diverse squadre italiane.
Tornato in America, Bryant aveva trascorso la sua carriera professionale nell’NBA, giocando nei Los Angeles Lakers e conquistando 5 titoli.
Nel 2016 aveva ufficializzato il suo addio al basket, dopo un tour celebrativo nei principali palazzetti americani.
Poche ore prima della tragedia, Bryant si era congratulato con il collega LeBron James, che a Philadelphia aveva superato la storica cifra di 33.643 punti da lui segnati in carriera. “Grande rispetto per mio fratello King James“, aveva scritto.
Continuing to move the game forward @KingJames. Much respect my brother ?? #33644
— Kobe Bryant (@kobebryant) January 26, 2020
Il 4 marzo 2018 aveva vinto il Premio Oscar per il Migliore Cortometraggio Animato grazie a Dear Basketball, realizzato in collaborazione con il regista e animatore Glen Keane. Bryant aveva scritto il corto, basato sulle sue lettere pubblicate sul The Players’ Tribune, attraverso le quali aveva annunciato l’intenzione di ritirarsi dal mondo della pallacanestro. Il cortometraggio era stato premiato anche con un Annie Award.
Fonte: Tmz