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Frozen 2: è davvero il film d’animazione più redditizio di sempre?

Pubblicato il 09 gennaio 2020 di blogmaster

Se il successo del primo Frozen ha colto impreparato chiunque, forse persino la stessa Disney, il riscontro incredibile di Frozen 2 ai botteghini è stato invece preventivato fin dal primo annuncio. La pellicola del 2013 era rimasta marchiata a fuoco nella memoria collettiva, e i fan di tutto il mondo speravano da tempo di assistere alle nuove avventure di Anna ed Elsa. Così, Frozen 2 è già diventato il film d’animazione ad avere incassato di più nella storia del cinema, e la sua permanenza in sala non è ancora terminata.

Gli incassi della pellicola si aggirano attorno al miliardo e 300 milioni di dollari complessivi. Un risultato da leccarsi i baffi, e che consacra il lungometraggio Disney come il re del box-office animato. Ma è davvero così? Forse c’è del marcio in Danimarca. La citazione shakesperiana non è casuale, dato che il film d’animazione che ha “davvero” guadagnato di più in assoluto ha preso spunto dall’Amleto: si tratta de Il Re Leone.

Frozen 2 VS Il Re Leone

Non la prima incarnazione in due dimensioni del 1994, bensì quella del 2019, diretta da Jon Favreau con l’utilizzo di una CGI fotorealistica magniloquente. CGI, appunto. Per molti, l’utilizzo degli effetti visivi per ricreare gli animali della savana non dovrebbe consentire a Il Re Leone di classificarsi come “film animato”. Eppure, la maggior parte delle pellicole animate che vengono consumate oggi da grandi e piccoli sono interamente basate proprio sugli effetti visivi. Basti pensare ai lavori della Pixar, e della stessa Walt Disney Studios.

Walt Disney Studios che, forse per consentire a Frozen 2 di ottenere nuovo chiacchiericcio sui portali d’informazione, ha ufficialmente dichiarato che Il Re Leone di Favreau deve essere considerato come film in live-action. Cosa che lascia molto perplessi, dato che, come disse lo stesso regista in fase di marketing, tutto ciò che vediamo sullo schermo è fittizio, ricreato digitalmente al computer. E l’animazione al computer è, appunto, animazione. Gli incassi del film, quantomeno, parlano chiaro: Il Re Leone ha guadagnato 1 miliardo e 650 milioni. Allo stato attuale, più di Frozen 2.

Il vero vincitore

In entrambi i casi, comunque, sarebbe la Disney a detenere il primato. La questione solleva però molti dubbi, e pone l’accento sulla necessità di delineare meglio i confini tra animazione e live-action dinanzi all’utilizzo sempre più preponderante degli effetti visivi nei film. Cosa distingue Toy Story dal nuovo Il Re Leone? L’intento di riproduzione della realtà può essere negato nei lungometraggi Pixar, sempre intenti a replicare le texture dei vari oggetti fin nel più piccolo dettaglio? Un dibattito interessante, e di cui non vedremo la fine ancora per diverso tempo.