The Witcher è la serie fantasy disponibile su Netflix, il cui motivetto è entrato nella testa di chiunque l’abbia vista, rendendo lampante che, probabilmente, il personaggio più amato di tutta la storia è proprio il bardo Ranuncolo (o Jaskier se preferite il nome originale) interpretato da Joey Batey.
Leggi anche: THE WITCHER: ASCOLTA LA CANZONE DI JASKIER IN 15 LINGUE DIVERSE
Ma partiamo dal principio. In un mondo post conclusione di GOT, Netflix produce un fantasy ispirato ai racconti fantasy della Saga di Geralt di Rivia, da cui sono già stati tratti una serie di videogiochi, un film e un’altra serie tv.
La sottoscritta, non ha giocato ai videogiochi, non ha letto i romanzi, né i fumetti e non ha visto il film, né l’altra serie tv. Ad onor del vero, ho anche riso parecchio quando ho visto la prima immagine di Henry Cavill truccato da Geralt.
Ma, nonostante tutto, mi sono decisa a guardare la serie e devo dire di esserne rimasta piacevolmente sorpresa.
La storia si alterna fra passato e presente senza avvertire lo spettatore. Il ricongiungimento fra i personaggi e delle varie linee temporali avviene solo nel finale della prima stagione. Spesso non si capisce la politica né la geografia del mondo dove si muovono i personaggi; i combattimenti vengono trascurati per dare spazio a dialoghi e scene che rallentano molto il ritmo della serie.
Nonostante tutto il racconto è piacevole e, almeno per me, questa mancanza di informazioni ha mantenuto più viva l’attenzione.
Leggi anche: THE WITCHER: NETFLIX SVELA LA LINEA TEMPORALE E L’ORDINE CRONOLOGICO DELLA SERIE
I protagonisti principali sono tre: Geralt, il Witcher o Strigo che dir si voglia, Yennefer la Maga e la Principessa Cirilla.
Ed ogni puntata racconta le loro storie; per i primi due, viene narrato il passato mentre per la principessa tutta la storia si svolge nel presente.
Quindi, mentre scopriamo come Yennefer (Anya Chalotra) abbia ottenuto i suoi poteri (e la sua bellezza) e come Geralt si guadagni da vivere uccidendo mostri attraverso i vari reami del mondo; veniamo a conoscenza dell’instabile equilibrio politico del mondo magico dove vivono.
Geralt, mutante privo di sentimenti, sembra essere uno dei pochi a cui importa davvero del destino degli innocenti, senza guardare a che ceto sociale o razza appartengano.
Yennefer, maga prodigio forgiata da anni di maltrattamenti e derisione, è la sola che si rende conto che, alla fine, quello che può donarti la magia, è meno di quello che può toglierti.
Il loro incontro è magico, in tutti i sensi, e destinato ad indicare una nuova via a questa terra dilaniata dalle guerre di potere.
Nel presente, invece, Cirilla (Freya Allan) è in continua fuga dagli uomini che hanno attaccato Cintra, sua città natale, e sterminato la sua famiglia. La giovane principessa nasconde un potere magico di cui ancora non è del tutto cosciente, dovuto al sangue che le scorre nelle vene.
La prima stagione si conclude con un’epica battaglia magica e il mondo in fiamme e devastato dall’orrore della guerra.
Nella speranza che la seconda stagione renda più forti i punti deboli della prima stagione di The Witcher, godetevi un’avventura fantasy in un mondo dove non esiste un bene assoluto, ma può esistere l’amicizia, forse l’amore; e dove il destino trova sempre un modo per riunirti con coloro cui sei legato.