Il nuovo Coronavirus proveniente dalla Cina sta progressivamente attirando l’attenzione del mondo intero, intaccando anche territori apparentemente intoccabili ad un virus. Ma è anche vero che si tratta di qualcosa che riguarda la nostra esistenza e proprio per questo è inevitabile che abbia delle conseguenze sull’ambiente in cui viviamo, sulle nostre decisioni, sulle nostre abitudini.
Ieri, ad esempio, vi abbiamo parlato della crescita di interesse manifestata nelle ultime ore nei confronti Contagion, il film diretto nel 2011 da Steven Soderbergh (QUI trovate maggiori informazioni). Ma non si tratta dell’unico esempio di come il Coronavirus sia riuscito ad avere effetto anche sul cinema, sulla televisione e, più in generale, sul mondo dell’intrattenimento.
Il primo duro colpo inferto dal virus al mondo della settima arte è avvenuto quando si è deciso di cancellare le uscite cinematografiche del capodanno cinese, caduto lo scorso 25 gennaio e considerato uno dei periodi più redditizi per quanto riguarda il Box-Office della Repubblica Popolare.
Lost in Russia, uno dei film previsti proprio per il periodo, verrà distribuito gratuitamente online da Huanxi Media, come risposta alla crisi.
Sempre a partire dal 25 gennaio è arrivata la chiusura forzata a Disneyland Shanghai. Come riportato sul sito del parco, non è ancora chiaro quando le porte verranno riaperte al pubblico.
La situazione verrà continuamente monitorata in stretto contatto con il governo locale e la riapertura verrà annunciata non appena si potrà darne conferma.
È poi arrivato il turno dell’acclamata serie Chernobyl. Se vi state chiedendo in che modo è collegata con il Coronavirus, è presto detto: la serie targata HBO ha messo sotto i riflettori tutti i retroscena politici riguardanti il disastro avvenuto nel 1986, mostrando come il governo russo si sia macchiato al tempo di un colpevole silenzio.
Ebbene, in Cina c’è chi si è parecchio lamentato del modo con cui il governo ha gestito l’emergenza, accusandolo di aver minimizzato l’accaduto e usando Chernobyl come metro di paragone. Morale della favola: la serie è stata censurata dal governo Cinese.
Come riportato da Internazionale:
Negli ultimi giorni i leader cinesi si sono preoccupati per i riferimenti alla serie televisiva Chernobyl che circolano sui social network, tanto che la serie sulla catastrofe sovietica è stata ritirata da un sito specializzato dopo aver fatto nascere un intenso dibattito con inevitabili riferimenti alle menzogne di stato e ai fallimenti del sistema.