La sceneggiatura originale di Avengers: Endgame, il film che ha chiuso la terza fase del Marvel Cinematic Universe (escluso l’epilogo fornito da Spider-Man: Far From Home), è stata rilasciata online ed è attualmente visionabile dai fan, che si sono affrettati a cercare in essa dettagli e rivelazioni nascoste.
Non sono pochi in effetti i “segreti” che lo script degli sceneggiatori del film, Christopher Markus e Stephen McFeely, ha custodito finora gelosamente: ecco di seguito elencati i più interessanti ed affascinanti!
Il ritorno nel passato di Steve Rogers (Chris Evans) per stare vicino alla sua Peggy Carter (Hayley Atwell) ha generato una enorme mole di domande nei fan; fra queste, una delle principali riguarda il periodo esatto in cui l’eroe si è ricongiunto alla sua amata, la cui risoluzione risponderebbe anche alla questione inerente l’età di Cap nel momento in cui, nel presente, torna ad incontrare Falcon (Anthony Mackie) e il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan).
Secondo lo script, Steve e Peggy si riuniscono nel 1949, 4 anni dopo la presunta morte di Captain America nello schianto dell’aereo del Teschio Rosso (visto in Captain America: The First Avenger). Assumendo che, come visto in Captain America: Civil War, Peggy sia morta nel 2016, i due avrebbero passato insieme ben 67 anni. Nel presente di Avengers: Endgame, quindi nell’anno 2023, secondo lo script Steve Rogers ha raggiunto, grazie al siero del Super Soldato, l’età di 112 anni (anche se questo non risulta in linea con la data di nascita ufficiale di Steve, che dovrebbe risalire al 4 Luglio 1918).
Il salto in avanti nel tempo di Avengers: Endgame porta le avventure degli Avengers avanti di 5 anni, arrivando come appena affermato al 2023: nello script vengono rivelate le età esatte di Morgan Stark, figlia di Tony e Pepper, e di Cassie Lang, figlia di Scott “Ant-Man” Lang e della sua ex moglie.
La prima, nata nel 2019, nel film ha 4 anni, mentre la seconda, ormai adolescente, ha 14 anni e risulta quindi nata nel 2009 (Cassie in Ant-Man and the Wasp aveva quindi 9 anni).
Una risposta ad una domanda che in realtà non ci eravamo posti arriva relativamente all’abitazione di Tony, Pepper e Morgan: nello script ci si riferisce ad essa come “Stark Eco-Compound”, ovvero una casa autosufficiente ed eco-friendly costruita grazie alle ultime tecnologie Stark.
Lo schiocco di dita di Thanos, che eliminò il 50% degli esseri viventi dell’universo prima dell’eroico intervento di Tony Stark, è arrivato a comprendere secondo lo script anche alcuni volti conosciuti di cui non sospettavamo la “temporanea” morte: si tratta di Jane Foster (Natalie Portman), Wong (Benedict Wong) e Thunderbolt Ross (William Hurt), come confermato dallo script.
Nel primo atto del film, assistiamo alla conquista di un pianeta alieno da parte delle forze di Thanos, guidate da Gamora (Zoe Saldana) e Nebula (Karen Gillan). L’azione è troppo veloce e quasi del tutto gestita off-panel per accorgersene, ma lo script chiarisce che la razza aliena soggiogata dalle due è quella dei korbiniti, umanoidi dalla testa equina il cui più rappresentativo esponente nei fumetti è Beta Ray Bill, supereroe dai poteri simili a quelli di Thor (con tanto di martello personale). La presenza dei korbiniti nel Marvel Cinematic Universe era già stata confermata in Thor: Ragnarok, in una veduta della torre del Gran Maestro su Sakaar che svela il viso di Beta Ray Bill fra gli ex campioni.
In un dialogo tagliato dal montaggio finale, lo script indica una conversazione fra Gamora e Thanos che chiarisce il motivo per cui le due sono state inviate a sorvegliare l’operato di Ronan (Lee Pace) al tempo del primo Guardiani della Galassia. Il Titano infatti afferma “Ronan’s obsession clouds his judgement. After Loki, I’m taking no chances.”: dopo il fallimento di Loki visto nel primo Avengers quindi, Thanos non voleva rischiare di nuovo di perdere una Gemma dell’Infinito, ed ha così deciso di inviare due delle sue “figlie” come garanzia per la buona riuscita della missione di Ronan.
Un’altra scena tagliata, relativa al momento dell’incontro fra Hulk (Mark Ruffalo) e l’Antico (Tilda Swinton), avrebbe rivelato che le linee temporali non “corrette” dalla eventuale assenza delle Gemme dell’Infinito si rendono vulnerabili all’attacco di Dormammu, il signore della Dimensione Oscura che i fan Marvel hanno conosciuto in Doctor Strange. Nella scena in cui l’Antico spiega appunto a Bruce – con tanto di esposizione virtuale – le possibili conseguenze della rimozione di una Gemma del’Infinito dalla sua propria linea temporale, secondo lo script la camera avrebbe dovuto inserirsi nel punto di vista della “linea alternativa” (che notiamo anche nella versione finale del film, di colore nero in contrasto con quella dorata) e mostrare la figura di Dormammu pronta a fagocitare un’intera realtà.