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Star Wars The Mandalorian: Le citazioni e i riferimenti nel quinto episodio!

Pubblicato il 09 dicembre 2019 di Andrea Suatoni

Sul canale online Disney Plus, disponibile in Italia a partire dal prossimo Marzo, è arrivato il quinto episodio di The Mandalorian, la prima serie live-action ambientata nell’universo di Star Wars: come i precedenti capitoli, anche questo è pieno di riferimenti, citazioni ed easter egg riguardanti l’universo della saga; di seguito, tutti quelli che abbiamo scovato!

TATOOINE

Il deserto del pianeta Tatooine è impresso nella memoria di qualsiasi fan di Star Wars: si tratta del pianeta natale della famiglia Skywalker, apparso o menzionato in praticamente tutti i capitoli della saga. Dai familiari hangar ai condensatori di umidità alla sua architettura caratteristica, la città di Mos Eisley è omaggiata alla perfezione in questo episodio, che si svolge in larga parte nelle sue strade e nei suoi ambienti.

LA CANTINA

A Mos Eisley, il Mandaloriano entra in un locale iconico per la saga: si tratta della Cantina, vista in Star Wars: Una Nuova Speranza, dove i fan hanno incontrato per la prima volta il personaggio di Han Solo. il regista sembra ripercorrere nostalgicamente le scene di allora, proprio per far tornare alla mente le immagini di un tempo: il personaggio di Toro Calican è infatti seduto nello stesso posto e nella stessa posizione di Han Solo prima che uccidesse Greedo.
Da notare come in Una Nuova Speranza l’ingresso ai droidi fosse vietato, mentre ora pare che siano proprio dei droidi a gestire il posto: dietro il bancone è presente un modello identico all’EV9D9 visto nel palazzo di Jabba in Star Wars: Il Ritorno dello Jedi.

I PIT DROIDS E IL SABBAC

La “squadra” di droidi riparatori al soldo della meccanica Peli Motto è una vecchia conoscenza dei fan di Star Wars: abbiamo visto infatti i 3 in azione in Star Wars: La Minaccia Fantasma. Il gruppo è impegnato a giocare a carte, precisamente a Sabbac: lo stesso gioco che è costato a Lando Calrissian il suo Millennium Falcon in una partita contro Han Solo.

IL “CLAN” JABBA

Jabba the Hutt è morto da alcuni anni all’interno della timeline di The Mandalorian, ma pare che il lascito delle sue attività criminali sia ancora estremamente vivo. Il Mandaloriano infatti fa menzione del fatto che Fennec Shand lavorasse spesso per Jabba, e proprio per questo potrebbe secondo lui essere un osso duro.

SWOOPBIKE

Il Mandaloriano e Toro lasciano la Cantina a bordo di due Swoopbike, motociclette antigravità spesso presenti nella saga di Star Wars, specie nei videogiochi collegati ad essa (ma le abbiamo viste anche guidate da Anakin in Star Wars: L’Attacco dei Cloni). Lo stato dei mezzi non è dei migliori, e Toro commenta sardonico che il pianeta su cui si trovano non è Corellia: quest’ultimo è il pianeta natale di Han Solo, rinomato per la sua produzione di mezzi di alta qualità.

TUSKEN

Nel quinto episodio di The Mandalorian rivediamo anche i Tusken (o “sabbipodi”), abitanti del deserto del Mare delle Dune su Tatooine. In questa sede i Tusken usano per comunicare con il Mandaloriano il linguaggio dei segni, mostrandosi meno belligeranti che in passato.
Nel Mare delle Dune, i due avvistano anche un Dewback (che gli stoormtroopers cavalcavano in Star Wars: Una Nuova Speranza), oltre ai Bantha dei Tusken.

THE HIGH GROUND

Una battuta di Obi-Wan Kenobi in Star Wars: La Vendetta dei Sith che al tempo divenne un meme virale è stata ripresa in The Mandalorian, anche se il doppiaggio italiano non è riuscito a renderle i dovuti omaggi. Come il maestro di Anakin affermava di aver vinto sul suo allievo dicendo: “It’s over Anakin. I Have the High Ground!”, qui il Mandaloriano pronuncia la frase “She’s got the High Ground”, relativamente al vantaggio che Fennec Shand avrebbe su lui e Toro.

BOBA FETT…?

L’identità del personaggio misterioso che al termine dell’episodio fa la sua comparsa senza venire mostrato chiaramente in video ha fatto impazzire il web: potrebbe trattarsi di un redivivo Boba Fett? Il suono dei suoi stivali sembra ricalcare quello nella mente dei fan, ma… E’ ancora troppo presto per uscire dal range delle pure speculazioni ( o meglio… delle speranze).