Danny Aiello, leggendario caratterista con alle spalle una carriera di oltre 45 anni e più di un centinaio di ruoli tra cinema e TV, è morto dopo un malore improvviso. Aveva 86 anni. La sua carriera era iniziata nel 1973 con un ruolo di supporto in Batte il tamburo lentamente, accanto a Robert De Niro. La svolta arrivò per lui l’anno successivo grazie al ruolo di Tony Rosato ne Il padrino – Parte II, sempre con De Niro nel cast. E, ancora con De Niro, prese parte a C’era una volta in America di Sergio Leone. Nonostante abbia lavorato stabilmente sin da allora e fosse ancora in attività, nella vita è stato candidato una sola volta agli Oscar. È accaduto nel 1990, grazie al ruolo del pizzaiolo Sal in Fa’ la cosa giusta di Spike Lee.
Tra gli altri suoi film ricordiamo Il prestanome (1976), La rosa purpurea del Cairo (1985), il cult Stuff – Il gelato che uccide (1985) e Radio Days (1987). E ancora Stregata dalla luna (1987), Harlem Nights (1989), Allucinazione perversa (1990), Hudson Hawk (1991), Léon (1994) e Prêt-à-Porter (1994). Negli ultimi anni era apparso in Slevin – Patto criminale (2006) e Reach Me – La strada per il successo (2014).
Nato a Manhattan nel 1933, Aiello ebbe un rapporto conflittuale con il padre, Daniel Louis Aiello, che abbandonò la famiglia quando la moglie Frances divenne cieca. Nel 1993 i due si riconciliarono. A 16 anni, l’attore mentì per arruolarsi nell’esercito. Tornato a New York dopo tre anni, fece diversi lavori per mantenere se stesso e la sua famiglia. Gli sopravvivono la moglie Sandy, con cui era sposato da 55 anni, e quattro figli.
Fonte: Deadline