Fandango, sito di prevendita di biglietti cinematografici molto noto negli Stati Uniti, ha redatto una classifica dei film più attesi del 2020, basata sui voti di oltre 2000 utenti. Una lista, quindi, che va contestualizzata, e letta come un resoconto delle tendenze del momento e dei gusti sempre variabili del pubblico di riferimento. Un pubblico di riferimento, peraltro, americano. Non stupisce quindi l’assenza di pellicole nostrane, né provenienti da altre zone del mondo. Ciononostante, la lettura dell’elenco può suscitare riflessioni interessanti.
Se il sequel di A Quiet Place, horror diretto da John Krasinski, risulta senza dubbio intrigante, stupisce trovarlo addirittura in sesta posizione. Lo stesso dicasi per In the Heights, musical di Lin-Manuel Miranda che, almeno nel territorio nostrano, non è ancora entrato a far parte dell’immaginario collettivo. Eppure, nella classifica supera persino Fast & Furious 9.
Di certo, il tutto è da prendere con le pinze. Com’è inevitabile, i film che ricoprono posizioni privilegiate sono premiati da una campagna di marketing già iniziata da un pezzo, oppure rappresentano scommesse sicure per gli spettatori. Vedasi i vari cinecomic, i live-action Disney e i sequel di saghe ben consolidate. Eppure, l’elemento più sorprendente si cela tra le righe, ben nascosto: cinque pellicole presenti nella Top 10 (Wonder Woman 1984, Black Widow, The Eternals, Mulan e Birds of Prey) sono diretti da registe.
Questo fattore dovrebbe essere scontato, e rappresentare una consuetudine. Come le recenti polemiche in merito ai Golden Globe ci hanno dimostrato, però, le maestranze femminili stanno lottando da anni per trovare spazio in un settore prevalentemente dominato da uomini. L’assenza di candidature per le registe nelle cerimonie di premiazione è lo specchio di una realtà protratta ingiustamente per lungo tempo, e che non può mutare dall’oggi al domani.
Il segnale che arriva dalla classifica di Fandango, però, è molto incoraggiante. Rappresenta una spia importante per le grandi major, che hanno deciso di puntare sul tocco femminile per la direzione di blockbuster molto attesi. Un’inversione di tendenza, capace di favorire l’industria e assicurare diversità nella visione artistica ed espressiva. Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2020 potrebbe regalarci un’industria hollywoodiana dal sapore più fresco. A patto che la grande attesa nei confronti dei film menzionati si converta in grandi risultati ai botteghini.
Fonte: CinemaBlend.com