Il trailer di Ghostbusters: Legacy ha fatto ieri il suo debutto nel web e ci ha permesso di dare un’occhiata concreta a questo nuovo capitolo della saga lanciata da Ivan Reitman negli anni ’80.
Si tratta di un terzo capitolo a tutti gli effetti, che non prende in considerazione il recente reboot al femminile diretto da Paul Feig e che si collega in maniera diretta ai primi due Ghostbusters.
Sì, ma in che modo? Perché la trama al momento è avvolta da un alone di mistero ma nel trailer sono presenti alcuni dettagli che sembrano suggerire il ritorno di una figura che i fan della saga conoscono molto bene: Gozer.
Gozer il Gozeriano, Gozer il distruggitore, Vulguus Zildrohar, il viaggiatore è giunto, scegliete e perite! [Gozer, 1984]
Gozer è la divinità sumera del 6000 a.C. che il gruppo originale di Acchiappafantasmi ha affrontato nel primo capitolo della saga.
Come gran parte di voi ricorderà, un architetto pazzo di nome Ivo Shandor, leader di una setta devota a Gozer, aveva costruito un palazzo nel centro di New York, rendendolo una vera e propria “antenna spirituale” in grado di attirare l’energia ectoplasmatica. Il fine era proprio richiamare Gozer per porre fine a questa società, considerata troppo marcia per continuare a sopravvivere.
Nel primo trailer di Ghostbusters: Legacy sono presenti alcuni diretti richiami al film originale e in particolare a Gozer. Cerchiamo di scoprirli insieme.
Ammucchiamento simmetrico. Come nella turbolenza massiva di Philadelphia nel 1947. [dott. Raymond “Ray” Stantz, 1984]
I libri ammucchiati in maniera simmetrica, sono un chiaro riferimento al film originale, dove accade una cosa simile nella biblioteca pubblica di New York. Non è un segno diretto di Gozer, è vero, ma è così che tutto è iniziato anche nel 1984.
Il richiamo più evidente a Gozer lo troviamo proprio in questa miniera, che si trova nei pressi della casa dei giovani protagonisti e che sull’insegna porta il nome “Shandor”.
Le travi metalliche con cui Ivo Shandor aveva costruito il suo palazzo/antenna di New York, erano composte da una lega speciale di selenio, tungsteno e oro.
La compagnia mineraria Shandor era stata creata per ottenere tutto il necessario per la costruzione di queste travi? Sembra decisamente l’unica spiegazione possibile…
Io sono Vince! Vince Clortho, mastro di chiavi di Gozer, Vulguus Zildrohar Signore del Sebouilaa. Sei il guardia di porta? [Louis Tully, 1984]
Nel film originale compaiono anche Zuul il Guardia di Porta e Vinz Clortho il Mastro di Chiavi, adoratori di Gozer che possiedono i corpi di Dana Barrett (Sigourney Weaver) e del suo vicino Louis Tully (Rick Moranis). La loro prima manifestazione, però, è sotto forma di cani infernali e quella zampa poggiata sul cofano dell’automobile del personaggio interpretato da Paul Rudd.
Come abbiamo già detto, la trama del film è al momento avvolta da un alone di mistero, ma gli indizi che vi abbiamo appena presentato suggeriscono il ritorno di Gozer, che quindi si scontrerà con una nuova generazione cresciuta con il mito degli eventi paranormali che hanno sconvolto New York nel 1984.
Non sembra però un caso che Callie (Carrie Coon) e i suoi due figli (Finn Wolfhard e Mckenna Grace) si siano trasferiti in quella casa di campagna. Nel trailer non viene detto in maniera esplicita, ma Callie è senza ombra di dubbio la figlia del Dr. Egon Spengler, interpretato dal compianto Harold Ramis.
I due bambini sono i suoi nipoti e gli evidenti rimandi a Gozer spiegherebbero anche il motivo per cui Egon aveva deciso di comprare anni prima quella fattoria nel bel mezzo del nulla. Il Dr. Spengler sapeva che Gozer era stato solo momentaneamente bloccato e che nell’ipotesi di un suo ritorno sulla Terra tutto sarebbe partito da lì…
Colleziono spore, muffe e funghi [Dr. Egon Spengler, 1984]
Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno.
Paul Rudd interpreta Mr. Grooberson, un insegnante dei protagonisti Phoebe (McKenna Grace) e Trevor (Finn Wolfhard), figli della madre single Callie (Carrie Coon). Grooberson era un ragazzino nel 1984, quando gli Acchiappafantasmi combatterono contro Gozer a New York. Un evento che oggi è noto come “Manhattan Crossrip”, e dai più giovani è considerato quasi un mito.
Nel cast troviamo anche Finn Wolfhard (Stranger Things, IT), Carrie Coon (The Leftovers, Fargo, Avengers: Infinity War), Mckenna Grace (Le terrificanti avventure di Sabrina, Captain Marvel), Celeste O’Connor, Logan Kim e Paul Rudd (Ant-Man, Avengers: Endgame). Con loro anche Oliver Cooper.
Nel film ritroveremo Sigourney Weaver e i Ghostbusters originali. Con loro anche Annie Potts (la segretaria Janine Melnitz).
L’uscita è attesa per luglio 2020.
Ghostbusters: Afterlife è un vero e proprio “passaggio di consegne” dietro la macchina da presa, poiché Jason Reitman è il figlio di Ivan Reitman, regista di Ghostbusters e Ghostbusters II.
Per Jason si tratta di un grande cambiamento nella sua carriera, che finora è sempre stata concentrata su commedie drammatiche e introspettive di natura semi-indipendente, come Thank You For Smoking, Tra le nuvole, Juno, Young Adult, Tully e il recentissimo The Front Runner. Il padre Ivan partecipa come produttore, mentre la sceneggiatura è stata scritta da Jason insieme a Gil Kenan (Monster House, Ember, Poltergeist).