Se ricordate bene Il cavaliere oscuro, ricorderete anche che il Joker di Heath Ledger racconta ogni volta una storia diversa, quando spiega l’origine delle sue cicatrici. Questo perché, anche nei fumetti, il passato di Joker è nebuloso, anche perché il clown criminale è un narratore inaffidabile.
La sostanza non cambia nell’ultima versione cinematografica diretta da Todd Phillips, dove Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) sembra raccontare tutta la vicenda dall’ospedale psichiatrico in cui lo ritroviamo rinchiuso alla fine. E, considerando anche che alcuni eventi, come la sua relazione con la vicina di casa interpretata da Zazie Beetz, si rivelano falsi, non ci vuole molto a mettere in dubbio l’intero racconto.
A farlo è ora Todd Phillips in persona. Il regista, in una featurette dell’edizione home video del film (la stessa da cui proveniva la notizia sulla dieta drastica di Phoenix), afferma:
Ci sono molte diverse interpretazioni del film. Potrebbe non essere Joker. Questa è solo una versione di un’origine del Joker. È la versione che questo tizio sta raccontando in una stanza di un ospedale psichiatrico. Non penso lo si possa definire il narratore più affidabile al mondo, capito cosa intendo?
Per la verità, che Arthur Fleck non fosse davvero Joker ma la fonte d’ispirazione del vero Joker era una teoria che circolava più meno all’epoca dell’uscita del film. Phillips non fa altro che confermare che questa possibilità esiste, tenendo anche aperte le porte per un’eventuale retcon nel caso l’universo cinematografico DC voglia includere, prima e poi, il suo film nel canone.
Fonte: ComicBook.com