È dell’altro ieri la notizia: James Dean verrà riportato in vita con la computer grafica nel film Finding Jack, diretto da Anton Ernst e Tati Golykh. Siamo alla vigilia di un evento di portata storica per il cinema: da tempo si parla della possibilità che, grazie alle moderne tecnologie digitali, i divi defunti vengano resuscitati in maniera realistica. Ma finora nessuno aveva osato farlo.
Si tratta di un dilemma morale prima ancora che artistico, e infatti le star di Hollywood hanno espresso i loro forti dubbi sui social. Tra esse, Chris Evans, Elijah Wood, Dylan Sprouse e persino la figlia di Robin Williams, Zelda Williams. Ecco cosa hanno scritto…
L’ex Captain America ha commentato, sarcastico:
Sono certo che ne sarebbe felicissimo. Che cosa terribile. Magari potremmo chiedere a un computer di dipingerci un nuovo Picasso. O scrivere un paio di nuovi brani di John Lennon. La completa mancanza di prospettiva qui è vergognosa.
I’m sure he’d be thrilled ?
This is awful.
Maybe we can get a computer to paint us a new Picasso. Or write a couple new John Lennon tunes.
The complete lack of understanding here is shameful. https://t.co/hkwXyTR4pu
— Chris Evans (@ChrisEvans) November 6, 2019
L’ex Frodo si è limitato a scrivere:
NO. Questa cosa non dovrebbe poter accadere.
NOPE. this shouldn’t be a thing. https://t.co/RH7jWY5cAG
— Elijah Wood (@elijahwood) November 6, 2019
La metà dei gemellini Sprouse scrive:
Mark Roesler, CEO di CMG Worldwide dice […] che il film “apre nuove opportunità per molti dei nostri clienti che non sono più tra noi”. IN ALTRE PAROLE: “Trovato un nuovo modo di derubare le tombe dei morti e mungere le masse per molto meno”.
Mark Roesler, CEO of CMG Worldwide says in addition to other famous, deceased personalities; the film “opens up a whole new opportunity for many of our clients who are no longer with us.” TO BE READ AS: “Found a new way to rob graves of dead icons and milk the masses for less!” https://t.co/67Nxze0wLN
— Dylan Sprouse (@dylansprouse) November 6, 2019
La figlia di Robin Williams non può che essere genuinamente preoccupata da questa svolta:
Ne ho parlato per ANNI con i miei amici e nessuno mi ha mai creduto quando dicevo che l’industria sarebbe scesa così in basso una volta che la tecnologia fosse migliorata. Che si tratti di una mossa pubblicitaria o meno, qui si manipolano i morti solo per il loro “prestigio”, ed è un precedente terribile per il futuro della recitazione.
I have talked to friends about this for YEARS and no one ever believed me that the industry would stoop this low once tech got better. Publicity stunt or not, this is puppeteering the dead for their ‘clout’ alone and it sets such an awful precedent for the future of performance. https://t.co/elS1BrbDGv
— Zelda Williams (@zeldawilliams) November 6, 2019
Parlando con The Hollywood Reporter, Anton Ernst ha difeso la sua scelta, definendosi “rattristato” e “confuso” per la reazione negativa dell’opinione pubblica. “Non la comprendiamo. Non abbiamo mai inteso la cosa come un trucco di marketing”. Il regista aveva già detto che il progetto ha il supporto della famiglia di Dean, che “vede questo come il suo quarto film” mai realizzato. E qui aggiunge:
Penso che avrebbero voluto vedere continuare l’eredità di famiglia. È ciò che abbiamo fatto qui. Abbiamo portato una nuova generazione di spettatori a conoscere James Dean. Alla fine della fiera, quello che vogliamo davvero è che la gente sappia che questo film parla di amore e amicizia, dei veterani che hanno combattuto nella Guerra del Vietnam e specialmente dei cani che erano con loro. Vogliamo evitare che si perda l’enfasi su questo e che [la reazione social] distragga dalla storia del film.
Fonte: E! Online