Di fronte all’insuccesso nel primo weekend al box office americano (soltanto 8,4 milioni d’incasso), la regista e interprete Elizabeth Banks si è scagliata contro Hollywood che ha ormai bollato l’action spettacolare come un genere prettamente maschile. Dopo aver visto il suo reboot dobbiamo ammettere che in parte ha regione, visto che il nuovo Charlie’s Angels poco o nulla ha da invidiare ad altri prodotti che hanno avuto più successo: il film è infatti spigliato, giocoso, pieno d’azione e assolutamente capace di intrattenere.
A differenza di altri lungometraggi di genere che hanno protagoniste donne questo però è un film più ostentatamente al femminile: le tre ragazze protagoniste – sia la Banks che gli sceneggiatori hanno fatto molta attenzione a definirle come tali – infatti esplorano più di un lato della loro età e delle sue sfaccettature. Se si esclude una primissima scena che appare eccessivamente programmatica per andare incontro al consenso dell’opinione pubblica ai tempi del #MeToo, Charlie’s Angels sviluppa con spensieratezza e sapienza un universo dove le “Girls Just Want to Have Fun”, alle loro condizioni e con i loro tempi. Quando infatti tra un inseguimento e una scazzottata le ragazze si concedono il tempo di provare vestiti sgargianti, flirtare o scatenarsi in danze acrobatiche, il tutto rimane coerente con il tono e l’universo che la Banks ha settato fin dall’inizio. Molto più coerente ad esempio di tanti episodi di Fast & Furious dove personaggi e situazioni si contraddicono in favore di uno spettacolo sempre più roboante. Kristen Stewart e gli altri due Angeli di Charlie sono tutt’altro che i supereroi camuffati da esseri umani che vediamo solitamente.
Charlie’s Angels rispecchia pienamente la visione di cinema di Elizabeth Banks, attrice e autrice che predilige i toni soffusi della commedia, ama essere al passo coi tempi e si concede con eleganza ai toni spigliati. Il suo film le appartiene, anche quando magari dimostra alcuni cedimenti nel ritmo. Sorretto però da una sceneggiatura intrigante nel proporre sorprese e da un cast totalmente disposto a stare la gioco, Charlie’s Angels dimostra di non meritare assolutamente la scarsa attenzione che il pubblico americano ha dimostrato.
Per quanto riguarda le performance del cast, la classe di Sir Patrick Stewart e la leggerezza civettuola di un’inedita Kristen Stewart funzionano particolarmente bene. La vera sorpresa del film è però l’”ultima arrivata” Ella Balinska, carismatica e capace di riempire lo schermo.
Charlie’s Angels è un prodotto di intrattenimento che offre un’angolazione tutta (o quasi) al femminile del genere e gli offre una dose di freschezza. Da gustare senza troppi pensieri, in modo da assicurarsi il divertimento di cinema realizzato con intelligenza.